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A scuola tra i mostri
Scuola G. Leopardi, località Monte Mario: qui gli alunni
non "fanno i conti" soltanto con l'aritmetica.
Intorno all'edificio sorgono stazioni radio televisive,
antenne radio-base per la telefonia, radar e reti di
trasmissione dati. Seicento bambini irradiati per otto
ore al giorno, nove mesi all'anno, otto anni della loro
vita da un fondo elettromagnetico fino a 5 milioni di
volte superiore a quello naturale. L'11 gennaio 2000 è
stata toccata una delle punte massime: 5,7 volt, contro i
5,4 previsti dal decreto Ronchi.
Da più di due anni "Bambini senza radiazioni",
l'associazione presieduta dall'avvocato Nicolcarlo
Genovesi, si batte per lo smantellamento e la
delocalizzazione delle antenne. Cinquecento iscritti, un
unico scopo: restituire ai bambini una permanenza serena
a scuola. Un obiettivo importante, per ora, è stato
raggiunto: il piano di delocalizzazione degli impianti,
adottato dalla Giunta regionale del Lazio pochi mesi fa.
La risoluzione, approvata all'unanimità dal Consiglio
circoscrizionale, chiedeva al Governo uno sgombero delle
antenne prima ancora che fosse concluso l'iter per il
piano nazionale delle frequenze.
Nel frattempo un piano stralcio regola il trasferimento
degli impianti Telecom ed Enel da Monte Mario al sito alternativo di
Sorti Lunghi. Decisione che ha scatenato un vespaio di
polemiche. Sorti Lunghi, infatti, si trova a 3 km da
Radio Vaticana. Alla domanda "se Cesano non rischi
di diventare il ricettacolo di tutto l'elettrosmog della
regione", Giovanni Hermanin risponde con un secco
no, specificando che "l'elettrosmog fa sentire i
suoi effetti solo fino a 300 metri di distanza".
L'obiettivo raggiunto a Monte Mario rappresenta un passo
importante e forse spianerà la strada ad altri
traguardi. Ma il fattore tempo, in questi casi, è una
discriminante fondamentale. Letizia Ciancio, di
"Bambini senza radiazioni" non ha dubbi:
"Certo, le antenne prima o poi saranno
delocalizzate. Ma tra quel prima e quel poi, ci sono
degli anni e quando si ha a che fare con un agente
inquinante, anche i giorni contano".
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