Oltre
la mozzarella: altri prodotti kasher
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"E' un buon momento per la cultura del mangiare kasher" dice Joseph Arbib, il Maestro della Kasherut del Rabbinato di Roma. Tutto può essere kasher, perchè le indicazioni della tradizione ebraica sono rigide e toccano tutte le sfere dell'alimentazione. "Si va dal caffè alle carni, fino ad arrivare ai vini" dice ancora Arbib. Girando tra negozi in Rete e non, si trova di tutto, persino i salumi, che però in realtà non sono suini, ma di manzo o persino d'oca, e quindi kasher. E ancora: olio, aceto, carni (di manzo, di pollo, di vitello, di agnello), spumanti e vini meno costosi, miele, marmellate, dolci, biscotti e cioccolata anche svizzera. Persino i surgelati possono essere kasher: dai calamari ai wurstel e verdurette di soia, cannelloni e lasagne, fino agli involtini e ai ravioli cinesi. E, come già visto, i latticini: mozzarella, ma anche pecorino, ricotta, e lo stesso latte. I prezzi dei prodotti kasher sono più alti dei prodotti comuni: costa il controllo dei vari Rabbinati italiani e non, in alcuni casi le importazioni dei prodotti, e, soprattutto, la cucina kasher è per appassionati e ortodossi fedeli al mangiare ebraico. Quindi un'alimentazione di nicchia con volumi di produzione non altissimi. |