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Il carcere dei mafiosi
Totò Riina è stato l'ultimo detenuto all'Asinara

I detenuti dai nomi conosciuti sono tutti arrivati all’Asinara dal 1970 in poi, da quando cioè Falcone e Borsellino decisero che tutti gli “articolo 41 bis”, accusati di avere legami con la mafia, dovevano essere inviati all’Asinara in soggiorno obbligato come misura precauzionale .

Tra i primi quindici mafiosi sbarcati sull’Asinara, nel 1971, ci sono Antonino Bucellato, Tommaso Scaduto, Gaetano Badalamenti, Giacomo Coppola, Rosario Terrasio. A settembre dello stesso anno, si aggiungono altri 18 nomi “celebri”, tra cui Gaetano Riina e Giuseppe Brusca. Il 13 maggio 1977 arriva all’Asinara Renato Curcio, capo storico e ideologico delle Brigate Rosse, e viene detenuto nel ramo speciale della diramazione Fornelli, dove c’è il bunker.

Totò Riina
Totò Riina

Nel 1983 il braccio destro del carcere Fornelli ospita per un breve periodo Raffaele Tutolo, capo della camorra napoletana. Il 1° settembre 1986 scappa dal carcere Matteo Boe, un carcerato che all'epoca della fuga non era ancora molto famoso. Lo diventerà dopo, partecipando al sequestro di Farouk Kassam nel 1992.

L’ultimo mafioso detenuto al carcere dell’Asinara è Totò Riina, che nel 1997 fu rinchiuso in un bunker a Cala d’Oliva, sino alla chiusura del carcere.

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