Per passare dal modello alla sua realizzazione
concreta ci sono volute altre due tesi di laurea. Nel
2000 è stata la volta di Sabina che, insieme ad
altri cinque studenti di Agraria e a Luca appena laureatosi, ha fatto
la prima sperimentazione pratica del modello da lui studiato. Ad accoglierli
per questa fase della ricerca è stato l’ipermercato
Pianeta di via Larga a Bologna. «Ogni giorno
per otto mesi siamo andati a pesare tutto quello che
il centro commerciale avrebbe scartato – spiega Luca Falasconi -
in modo da averne una stima quantitativa e qualitativa». Gli esiti
della sperimentazione sono stati sorprendenti: in un anno un ipermercato
scarta indicativamente dalle 120 alle 140 tonnellate
di prodotti, dei quali il settanta per cento può essere destinato
all’alimentazione umana e il trenta per cento a quella animale.
Allo studio di Sabina è seguito quello di Matteo che ha focalizzato
la sua tesi di laurea sulle metodologie igienico-sanitarie, costruendo
un vero e proprio manuale
di autocontrollo che ha consentito di capire nel dettaglio come sia
possibile muoversi all’interno di un ipermercato. «Con la
tesi di Matteo – spiega Luca – c’è stata la “quadratura
del cerchio”, perché il manuale igienico-sanitario ci ha
permesso di rendere il modello davvero applicabile».
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Sabrina, Luca e Matteo |
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Se per la sperimentazione pratica ci sono voluti otto mesi, per la definizione
del manuale di autocontrollo ci è voluto quasi un anno
e mezzo. Siamo nel giugno 2001 e la Last
Minute Market da idea teorica diventa ufficialmente un’associazione.
A presiederla Luca Falasconi, a mandarla avanti quotidianamente insieme
a lui altri sei studenti e dottorandi di Agraria, a farle da “padre
spirituale” il professor Segrè che per primo ha creduto nelle
potenzialità e nella carica innovativa del progetto.
Da quella prima sperimentazione all’ipermercato Pianeta di Bologna
e da tutte le ricerche per tesi di laurea che sono venute in seguito,
è poi nato nell’ottobre 2002, per mano di
Luca e del professore, un libro-manifesto sul modello della Last Minute
Market intitolato “Abbondanza e scarsità
nelle economie sviluppate. Per una valorizzazione sostenibile dei prodotti
alimentari invenduti”. Una sintesi di quei quattro
anni di studio e di lavoro. Il primo passo significativo per venire allo
scoperto e farsi conoscere.
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