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Il buddhismo e le sue numerose scuole

La nascita del buddhismo. Il Buddismo è l'insieme degli insegnamenti attribuiti o associati a Shakyamuni (principe della famiglia degli Shakya, il cui nome originario era Gautama Siddhartha) vissuto in India tra il quinto e il settimo secolo avanti Cristo.

Il nome Buddha, attribuito a lui dai suoi seguaci, vuol dire “risvegliato”.
Shakyamuni dedica la vita alla ricerca di un mezzo per superare le sofferenze legate alla condizione umana. Benché nato principe e cresciuto negli agi e nel lusso si rende conto ben presto che ogni essere deva affrontare quattro principali sofferenze: nascita, vecchiaia, malattia e morte.

Dopo aver trascorso anni in meditazione, Shakyamuni si risveglia in una condizione conosciuta come illuminazione o Buddhità. Da allora, basandosi su questa condizione, cercherà la strada per consentire a tutte le persone di superare le sofferenze manifestando la propria natura illuminata, come egli stesso aveva fatto. Nei cinquanta anni che si suppone abbia dedicato alla propagazione della sua dottrina in India, Shakyamuni lascia molti insegnamenti che vennero in seguito trascritti e chiamati sutra.

Nel corso dei cinquant’anni in cui Shakyamuni condivise i suoi insegnamenti con la gente, viaggiò in lungo e in largo per l’India. I sutra vennero composti negli anni successivi alla morte di Shakyamuni; si pensa che tra il primo e il secondo secolo dopo Cristo, sia stato composto il Sutra del Loto (in sanscrito Saddharma-pundarika-sutra, “Sutra del Loto della Legge meravigliosa”).

Il Sutra del Loto si estese fino all’Asia Centrale, la Cina, la Corea e il Giappone. Arrivato in origine in Cina nel terzo secolo d.C., si dice che il Sutra del Loto sia stato tradotto in numerose versioni differenti di cinese, di cui sono ancora esistenti tre versioni complete.l

Le tre correnti principali. Il Mahayana, che significa grande veicolo, nasce nel subcontinente indiano nel primo secolo avanti Cristo. Ha tre caratteristiche: universalità, saggezza illuminata, compassione.

Il Theravada si è sviluppato nel secolo successivo alla morte del Buddha. Significa “Insegnamenti degli anziani: è la corrente più conservatrice che tenta di conservare gli insegnamenti originari del Buddha.

Il Vajrayana è un'estensione del mahayana che adotta specifiche tecniche come i tanta per fornire un percorso più breve verso l’illuminazione.

Il Sutra del Loto. E' considerato il sutra che realizza l’obiettivo dell’avvento di Shakyamuni nel mondo, espresso in queste parole: “All’inizio ho formulato un voto, sperando di rendere tutte le persone uguali a me, senza alcuna distinzione tra noi.” .

Si basa sulla dottrina dell’unico veicolo del Buddha: tutti gli esseri viventi hanno la possibilità di diventare Buddha. L’obiettivo dell’avvento di Shakyamuni era di mettere tutte le persone in condizione di raggiungere lo stesso stato di perfetta illuminazione che lo aveva reso noto come “Buddha”, il “Risvegliato". La capacità universale di illuminazione viene dimostrata attraverso gli esempi di persone per le quali questa possibilità era stata negata per tradizione, come le donne e chi aveva commesso cattive.

In particolare nel Sutra del Loto viene dichiarato che tutti gli esseri viventi possiedono la natura di Buddha; che non esistono categorie di persone che non possono ottenere la Buddità; chiarito che il Buddha non esiste in qualche luogo speciale e non è un essere soprannaturale e dimostrato che la natura essenziale della vita (Buddhità) esiste continuamente attraverso passato, presente e futuro.

Alcuni sutra riconoscono come causa originaria della sofferenza l'attaccamento ai fenomeni transitori come fama e salute, e invitano i discepoli a rompere i loro legami con i desideri terreni e il mondo impermanente. Altri sutra sostengono che le persone possono superare le sofferenze imparando a trasformare i desideri terreni e dirigendoli verso fini positivi, senza doverli sradicare.

Il buddhismo in Cina. L’idea che tutte le persone, senza eccezioni e in ugual misura, possiedano “la natura di Buddha” è il tema centrale del sutra studiato a Tiantai.

La scuola prende il nome dall’omonima montagna della regione dello Zhejiang. Il Buddismo era stato introdotto in Cina nel primo secolo d.C., e vi si era diffuso nel quarto diventando gradualmente la religione più influente del paese.

Le nuove idee erano arrivate da nord-ovest, dai centri buddisti dell’Asia centro-occidentale lungo la “Via della seta”, la rotta carovaniera transcontinentale. All’epoca era l’arteria principale di comunicazione tra due potenti imperi: l’impero Kusana, o Indo-scitico che aveva il suo centro nell’India nord-occidentale e l’impero Han che comprendeva gran parte dell’attuale Cina e a quei tempi aveva esteso il suo predominio militare fin nel cuore dell’Asia centrale. Il buddhismo arrivò in Cina anche attraverso rotte marittime.

Quindi il Paese assorbì il buddhismo da diversi centri dell’Asia, simultaneamente o in tempi diversi, con la conseguenza che fu esposta all’influenza di diverse scuole o movimenti buddhisti. A nord ci fu una maggiore consapevolezza delle origini straniere del buddhismo mentre a sud fu più influenzato dalla cultura, dalla filosofia e dalla religione cinese come il taoismo e il confucianesimo.

Dopo l’unificazione della Cina nel VI secolo le principali correnti si unirono. Nel 972 d.C., il primo imperatore della dinastia Song ordinò che venisse realizzata la prima edizione stampata di tutti i testi buddihsti approvati ufficialmente: questa raccolta è chiamata “canone buddhista cinese”.

Le principali correnti e la scuola di Tiantai. Il Buddhismo cinese è suddiviso in tre scuole: la scuola del Grande Veicolo, o Mahayana, la scuola del Piccolo Veicolo, o Hinayana e il Lamaismo, con circa 200mila monaci. La scuola di Tiantai, una corrente del buddhismo Mahayana, nacque nel sesto secolo sulla montagna dove si era ritirato il religioso Zhiyi (538-597), principale maestro di questa corrente. Il fondatore fu Huiwen che fu maestro di Huisi (515 – 577) che sviluppò i metodi contemplativi del Sutra del loto. Zhiyi stabilì la scuola sulla montagna da cui prende il nome.

La dottrina di Tiantai è una combinazione di elementi presi in prestito da Nagarjuna e dalla corrente del Loto. Nagarjuna nacque nell’India meridionale da genitori di casta brahmana, nel secondo secolo d.c., ma le date esatte della sua nascita e della sua morte non sono conosciute. Considerato da molti, in special modo dai tibetani, che lo chiamano Klu Sgrub, il Santo dei Serpenti, come il fondatore del sistema Mahayana. I cinesi lo chiamano “Lung su tzu si” e lo considerano il quattordicesimo nella serie dei loro ventisette Patriarchi che propagarono la Dottrina buddhista, che inizia dal più anziano discepolo di Buddha, Maha Kashyapa e termina con Bodhidharma, che portò e riformò il buddhismo in Cina nel sesto secolo della nostra era.

La scuola di Tiantai sviluppò un vero e proprio sistema enciclopedico di “insegnamenti graduali”, tutti i testi noti furono sistemati secondo la sequenza cronologica, il metodo d’insegnamento e il pubblico – un sistema composto di cinque livelli di rivelazione, culminanti nella dottrina dell’”unico veicolo del Buddha” contenuta nel Sutra del Loto. La scolastica Tiantai era però elitaria: i monasteri Tiantai erano un mondo di colti, di enormi aziende agricole e di strette relazioni con la corte e l’élite intellettuale.

Il buddhismo in Cina oggi. Esistono 13000 templi buddhisti aperti al pubblico, 33 istituti buddhisti e 50 pubblicazioni buddhiste. La scuola del Piccolo Veicolo, o Hinayana, è distribuita nelle circoscrizioni autonome Dai di Xishuangbanna, Dehong e Simao, nella provincia dello Yunnan, nella parte sud- occidentale della Cina, e professata dalle etnie Dai, Bulan, Achang e Wa, con circa 1 milione di credenti. La maggior parte dei fedeli della scuola del Grande Veicolo, o Mahayana, è di etnia Han, distribuiti in tutta la Cina.



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