L’Urbino Calcio dovrà convivere ancora per un’altra settimana con l’incubo retrocessione. Ma il problema non è rappresentato soltanto dai paly out che i gialloneri potrebbero affrontare. Il finale del Campionato di Eccelenza è reso ancora più incerto dal caos creato dalla Lega nazionale dilettanti. Al momento, non si sa qual è il numero preciso di squadre che retrocederranno in Promozione.
“Inizialmente avevano deciso due, poi, a campionato in corso quattro. Però quasi tutte le squadre hanno fatto ricorso e quindi a una giornata dalla fine del torneo non sappiamo che decisione verrà presa”, racconta Giovanni Pagnoni, patron dell’Urbino Calcio. Al di là di quello che stabilirà la Lega, il presidente è comunque sereno: “affronteremo le prossime gare come se fossero delle finali”.
È ottimista?
“Lo spirito deve rimanere quello con cui abbiamo affrontato la Real Maceratese. Non solo abbiamo vinto, ma abbiamo fatto anche una gran bella partita”.
Ha dato qualche consiglio alla squadra e all’allenatore per la prossima partita con il Grottamara?
“Non ce n’è bisogno sono tutti concentratissimi. Il mister tiene tutto sotto controllo con gli allenamenti. Il gruppo è unito e i ragazzi sono molto stimolati. Anche quelli che l’anno prossimo potrebbero andar via. Per loro trovare un’altra squadra sarebbe più difficile partendo da una retrocessione”.
Quindi si è trovato meglio con mister Crescentini, subentrato in panchina nel girone di ritorno?
“Anche con l’allenatore precedente i rapporti erano ottimi. Il problema è stata la serie di risultati negativi. Purtroppo serviva un atto di discontinuità per dare una scossa. Visto che non potevamo cambiare tutti i giocatori abbiamo dovuto mandare via l’allenatore”.
Se riuscirete a rimanere in Eccellenza, quali saranno le novità per la prossima stagione?
“Intanto finiamo questa stagione, che è stata già molto travagliata. Abbiamo avuto calciatori che sono venuti in corso di campionato. Altri che se ne sono andati. Quindi l’anno prossimo proveremo innanzitutto a confermare il maggior numero possibile di giocatori e avere un solido gruppo fin dai nastri di partenza”.
Molti contestano che in squadra ci sono troppi pochi urbinati?
“E hanno ragione. Io ho raggiunto la squadra da poco. Per aumentare il numero dei giocatori urbinati bisognerà investire sul settore giovanile. Quest’anno abbiamo lavorato bene, però bisognerà aspettare ancora due o tre anni”.
Ascolta l’intervista a Giovanni Pagnoni
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