URBINO – Daniel Pennac parla dello spettacolo che porterà in scena fra meno di un’ora al teatro Sanzio di Urbino (in replica domani): Bartleby lo scrivano, un racconto di Melville. “Ho scelto di mettere in scena Bartleby perché io amo Bartleby. Lo amo immensamente”. Rispondendo alle domande del Ducato, dice che ha scelto per una volta di esprimersi attraverso l’oralità del teatro “per riconciliarli i ragazzi con la lettura silenziosa. Bartleby è un titolo conosciuto in tutto il mondo, famosissimo, ma in realtà pochi l’hanno letto sul serio. Io lo leggo per farlo conoscere ai ragazzi, che dopo avermi ascoltato lo vanno a riprendere e leggere per conto loro”.
Chi l’ha letto saprà che il motto del protagonista è la frase “Preferirei di no”, monito che oppone ad ogni richiesta dei suoi superiori. Ma è facile opporsi a ciò che non ci piace? “É piacevole dire preferirei di no, io non ho nessun problema a farlo” dice Pennac. Sull’editoria dice che non c’è una vera e propria crisi del libro, ma forse una crisi del consumismo: “Forse oggi si ha meno tempo per leggere” dice lo scrittore francese. E consiglia un libro per tutti: è Il libro dell’inquietudine di Fernando Pessoa. (m.f.)