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Adriabus, Pesaro-Urbino: sulla corsa extraurbana si sta in piedi

di    -    Pubblicato il 4/03/2011                 
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Autobus della compagnia Adriabus

URBINO – “Così però non va bene”, dice sconsolato l’autista della rapida Urbino-Pesaro voltandosi a guardare i 15 passeggeri. Sono in piedi su un bus che prevede solo posti a sedere. Ci sono e non dovrebbero esserci.

La legge (delibera regionale 1061/2002) stabilisce che le persone a bordo di bus con tratta superiore ai venti chilometri debbano essere tutti comodamente seduti e qui invece sono scomodamente in piedi. Ma a Urbino l’Adriabus è solista incontrastata del collegamento con Pesaro, quindi può permettersi di fare orecchie da mercante.

Ed ecco un giovedì, quando la compagnia, pur ricevendo la segnalazione del conducente, nega un secondo bus per la corsa rapida. Le persone rimaste senza una poltrona sono poche per giustificare un nuovo mezzo. Stanno per fare trentacinque chilometri in piedi. Le più fortunate scenderanno alla fermata intermedia di Morciola. I passeggeri sono soprattutto studenti di ritorno a casa. Alcuni siedono sui gradini e nel corridoio dell’automezzo perché “e’ troppo pericoloso stare in piedi, vieni strattonato qua e la”; allora “meglio sedersi sulle scale” come a inizio corsa una signora consiglia a una ragazza.

Molti restano coraggiosamente in piedi, si tengono forte, il tratto non è dei migliori, tutto curve. “Nelle linee extraurbane tutti devono esser seduti- dice l’autista – Se ci sono 200 persone loro devono caricare 200 persone. Sedute. In queste condizioni se mi fermano che cosa gli dico? La responsabilità è mia”.

Il bus va veloce: passeggeri e conducente si rassegnano alla situazione. Tanto “normalmente non ci fermano, è difficile che gli autobus vengano fermati se non commettono infrazioni” dice il conducente. Detto fatto. Incrociamo tre pattuglie di polizia stradale, l’ultima vicino a Montelabbate, e nessuna ci degna di uno sguardo. “Bisognerebbe fare un esposto”suggerisce il conducente. I ragazzi si lamentano, Sara, una studentessa di Filosofia, racconta di altre corse fatte in piedi. Ma non farà l’esposto.

Il problema pare non sia solo la mancanza di mezzi: all’Adriabus manca il personale. C’è un solo conducente d’emergenza per le linee di ogni giorno” Per l’intera compagnia. A volte si sopperisce con l’intervento di part-time, ma non sempre sono disponibili fuori dal loro orario di lavoro. Di recente la compagnia si è lamentata dei possibili tagli regionali e ha minacciato una riduzione dei già limitati orari. In particolare la linea rapida, usata dai chi torna il fine settimana a Roma, Milano, Bologna che prevede una corsa all’ora, non ha quella delle 17. Risultato: i passeggeri si accalcano su quella predente. Per non parlare della domenica: la rapida è limitata a tre corse e l’ultima possibilità per gli studenti di rientrare Urbino scade allo scoccare delle 20.58.

LA REPLICA DELL’ADRIABUS:
Dopo il viaggio in piedi abbiamo chiamato il presidente dell’Adriabus Giorgio Londei. Tra il secondo semestre del 2011 e il 2012 la Regione ha previsto una riduzione dei finanziamenti all’Adriabus per più di dieci milioni di euro.
Si parlava di tagli regionali all’Adriabus, quali possono essere le conseguenze?
“Con la crisi finanziaria il taglio è stato previsto per tutte le regioni e anche per le Marche. Per ora i tagli sono stati scongiurati”.
Abbiamo viaggiato in piedi sulla linea extraurbana Urbino-Pesaro. Questo non sarebbe permesso. Allora?
“Siamo una delle pochissime compagnie di autobus che grazie all’attenzione per la clientela alle innovazioni ha avuto un grande incremento di passeggeri. La conseguenza è che si possono verificare casi come questi. Stiamo già lavorando a un aumento delle corse e a nuovi orari che verranno formulati in base alla richiesta. Già qualche volta abbiamo organizzato corse straordinarie. Stiamo anche monitorando gli studenti verso Urbino perché ci rendiamo conto che dobbiamo fare in modo che a Urbino ci si arrivi meglio e che le corse siano quanto più possibile in coincidenza con i treni.”

Un’altra causa di questa diminuzione è la carenza di personale. E’ vero che avete un solo conducente di “emergenza” per tutto l’Adriabus?.
“Guardi che la crisi ha investito tutti i settori e anche il nostro. Noi però abbiamo a disposizione anche personale esterno che viene impiegato per queste corse”.

L’ultima corsa domenicale parte da Pesaro molto presto. Alcuni studenti si sono lamentati con noi. Non si può provvedere?
“La ringrazio per la segnalazione e noi stiamo rivedendo non solo la Urbino-Pesaro e la Pesaro-Urbino feriali, ma studiando una soluzione per la domenica”

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Un commento to “Adriabus, Pesaro-Urbino: sulla corsa extraurbana si sta in piedi”

  1. […] denuncia del lettore, che si firma con nome e cognome, riporta a galla una questione non nuova. Che il Ducato ha trattato ormai più di un anno fa. In quell’occasione abbiamo documentato come il viaggio lungo la tratta Urbino-Pesaro fosse […]