URBINO – Tra l’Università e gli studenti universitari disabili è finalmente tregua. Dopo un travagliato incontro durato quasi tre ore, il rettore Stefano Pivato ha firmato e protocollato, assieme agli interessati, un documento d’intenti per istituire un tavolo di trattativa che dovrà affrontare l’emergenza del servizio navetta riservato proprio agli studenti con disabilità. Nella carta sono compresi anche altri punti legati alla fruibilità degli alloggi e ai diritti dei ragazzi. Al tavolo siederanno i rappresentanti dell’università – uno dei quali sarà sicuramente il professor Vincenzo Fano – quelli dell’Ersu e, naturalmente, gli stessi studenti.
Gli studenti avevano già manifestato esattamente una settimana fa il proprio dissenso nei confronti della convenzione di trasporto e avevano chiesto un incontro col rettore. Nella trattativa è stata data quindi precedenza alla risoluzione del problema legato al servizio di navette per i ragazzi disabili e alla relativa convenzione siglata tra Adriabus e Università.
Le richieste riguardano molti aspetti del servizio: gli studenti chiedono di estendere l’orario di trasporto, di poter avvisare la compagnia anche 15 minuti prima della corsa (e non 48 ore come avviene adesso), di poter effettuare qualche corsa anche nei giorni festivi, di poter usufruire del servizio di trasporto anche verso strutture non universitarie, di modificare le modalità di pagamento da parte dell’Università al fine di ridurre i costi che gravano sull’Ateneo (non più una tariffa “a chiamata” ma a chilometraggio).
Gli studenti disabili che alloggiano al collegio “La Vela” hanno chiesto anche di programmare e calendarizzare l’abbattimento delle barriere architettoniche. I ragazzi sono infatti costretti a muoversi soltanto all’interno dell’ottavo piano. Tra le altre richieste c’è anche la possibilità, per coloro che lo vorranno, di essere trasferiti al collegio Internazionale; che la segreteria disabili sia spostata in un luogo più raggiungibile (quella attuale è in cima a una breve rampa di scale) e la presenza di personale dedicato, e non part-time, nella stessa segreteria. Infine i ragazzi hanno chiesto di partecipare attivamente alla redazione del bando per la selezione dei propri assistenti.
L’incontro non è partito sotto i migliori auspici: vi sono stati momenti di tensione tra Andrea, uno degli accompagnatori dei disabili, e Stefano Pivato. Il rettore, evidentemente innervosito dalle accuse, ha lasciato l’aula interrompendo il dialogo. La riunione è ripresa, in forma privata, soltanto mezz’ora più tardi nello studio di Pivato, dove è stato firmato il documento d’intenti.
“Abbiamo diritto alla dignità – ha concluso Tati, una studentessa in sedia a rotelle – ci devono garantire i servizi perché, come tutti, dobbiamo vivere pienamente la nostra esperienza universitaria”.