URBINO – “Quella della Marr è una scelta obbligata” così risponde il dirigente Settore Servizi Sociali ed Educativi del comune di Urbino, Piero Fraternale, alla petizione “Mensa sostenibile Urbino” pubblicata sul sito petizioni 24.com dal neonato Comitato sostenibilità in mensa, e alle parole di Jacopo Cherchi. Fraternale spiega che “forse c’è stato poco dialogo tra genitori e istituzioni negli ultimi anni”. La Marr azienda indagata più volte (ma sempre scagionata) nell’ultimo decennio, non è una scelta comunale: “Lo Stato fa delle gare nazionali e obbliga le pubbliche amministrazioni ad appoggiarsi alle convenzioni che stipula con determinate aziende. Ci sono dei prodotti alimentari di largo consumo per i quali è attiva la convenzione statale con la Marr che è fornitore di quei prodotti per tutta Italia”. Per ciò che riguarda l’introduzione di cibi locali e di qualità nelle mense di asili e scuole: “Ci sono delle regole: non posso restringere il campo agli operatori di Pesaro e Urbino. Se ci fossero dei consorzi di agricoltori e allevatori che riescono a soddisfare i requisiti del bando saremmo felici di valutarli. Noi abbiamo il dovere di privilegiare la qualità, lo abbiamo fatto inserendo nel menu prodotti biologici e Igp”.
(v.g.)