URBINO – “Il cantiere è ineccepibile dal punto di vista della sicurezza sul lavoro”. E’ la difesa dell’ingegner Michele Pompili, coordinatore per la sicurezza nei lavori alla facciata dell’ospedale di Urbino, dopo che il Ducato ha pubblicato ieri le foto degli operai sui ponteggi senza il caschetto. “Tuttavia abbiamo provveduto a fare verbale e auspichiamo che le attrezzature siano usate. La sicurezza in cantiere è organizzata da regolare Piano di Sicurezza e Coordinamento, le cui misure risultano rispettate e svolte a perfetta regola d’arte – ha continuato Pompili – un’eventuale e puntuale mancanza di rispetto nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali quali caschi, scarpe di sicurezza è da imputarsi esclusivamente alle scelte dei singoli operai impiegati dall’impresa”.
L’ingegner Rodolfo Cascioli, responsabile tecnico dell’unità operativa A.S.U.R. 2 di Urbino e direttore dei lavori di demolizione dei balconi e di manutenzione della facciata del Santa Maria della Misericordia, ha confermato la condotta positiva della ditta appaltatrice Tagliamuri s.n.c. di Rimini: “Mi hanno sempre garantito che – fatti i sopralluoghi – il cantiere era dotato di tutte le misure di sicurezza”.
Dei controlli nei cantieri edili della provincia è responsabile la Direzione Provinciale del Lavoro di Pesaro, che svolge ispezioni a campione sulla base di liste e verifiche preliminari oppure su segnalazione.
Il Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro (decreto legislativo 81 del 2008) sanziona con l’arresto da 3 a 6 mesi o con un’ammenda da 2.000 a 5.000 euro chi contravviene all’obbligo di “messa a disposizione ai lavoratori di idonei dispositivi di protezione individuale”.