URBINO – Dopo il sospiro di sollievo degli ultimi due giorni, in serata sono caduti sulla città i primi fiocchi di una nevicata intensa. La perturbazione – secondo le previsioni – durerà fino a domenica, mentre le temperature massime rimarranno sotto lo zero ancora per qualche giorno. Paura per le stalattiti: questa mattina, in zona ospedale, c’è stato il primo ferito.
- NELLA NOTTE CADUTI 10 CENTIMETRI DI NEVE
- TORNA CRITICA LA SITUAZIONE SULLE STRADE
(aggiornamenti del 10.02.2012, ore 6.20 e 7.40)
Con la tregua concessa dal maltempo, alcuni settori sono tornati lentamente alla normalità. Come le pompe di benzina,rifornite quasi tutte tra ieri e oggi, e che si dicono pronte ad affrontare l’emergenza dei prossimi giorni. Rimangono però irrisolte alcune problematiche: sono ancora senz’acqua corrente – comunica Marche Multiservizi, gestore del servizio idrico nel territorio - trecento famiglie della provincia per via dei contatori saltati.
METEO. Finita la tregua: è appena cominciato il peggioramento delle condizioni meteo previsto nei giorni scorsi, con nevicate che potrebbero durare fino a domenica. Secondo Francesco Cangiotti di Pesarourbinometeo.it, potrebbe accumularsi fino a un metro di neve. Un accumulo che si aggiungerebbe a quello dei giorni scorsi: quasi due metri in centro e tre nelle zone più alte della provincia.
STALATTITI. La situazione per le strade di Urbino è ancora rischiosa. Una stalattite è caduta questa mattina dal cornicione di un palazzo ferendo un passante alla testa. Trasportato all’ospedale e medicato con diversi punti di sutura, non è grave.
Il Comune ha invitato i cittadini a rimuovere le stalattiti dai balconi e dai cornicioni con mezzi propri. Se impossibilitati, dovranno chiamare – a proprio carico – delle ditte specializzate. Il pericolo è cresciuto con l’aumento delle temperature di queste ore, ma già stasera una nuova perturbazione porterà forti nevicate fino a domenica. Per questo, il sindaco Franco Corbucci ha chiesto alla Prefettura di mantenere l’esercito in città fino al 19 febbraio.
VIABILITÀ. Rimane chiuso il traffico il centro storico della città ducale per ordinanza del Comune. Continuano gli interventi su via Mazzini, che era stata chiusa questa mattina anche ai pedoni perché troppo pericolosa: solo poco fa è stato autorizzato il transito a piedi.
Ancora transennate alcune parti di via Saffi e Piazza del Rinascimento sul lato Università, a causa delle stalattiti che i Vigili del fuoco non sono ancora riusciti a rimuovere per le automobili parcheggiate sotto i cornicioni. Le strade che impedivano di raggiungere alcune abitazioni isolate nelle zone periferiche sono invece state liberate. Sono tornate agibili anche le tre sale operatorie dell’ospedale chiuse due giorni fa per le infiltrazioni d’acqua.
La città trasformata dalla neve: il FOTOCONFRONTO
DANNI. Le forti nevicate degli ultimi giorni hanno provocato danni che, secondo l’assessore Massimo Galuzzi, sono impossibili da quantificare. “La Provincia – ha dichiarato Galuzzi – spende in media più di un milione all’anno per interventi sulla neve ed in una situazione del genere non riusciamo neanche immaginare a quanto ammonteranno i costi finali”.
Costi che, come promette il Governo, non saranno interamente a carico degli enti locali: il presidente della Provincia Ricci, che ha stimato i costi dell’emergenza intorno ai 6 milioni di euro, si dichiara soddisfatto dell’esito dell’incontro di questa mattina tra Governo, Enti locali e Regioni. “Ora – ha commentato – attendiamo novità sulla cancellazione della “tassa della disgrazia”, perché è fondamentale cambiare la legge introdotta con il Milleproroghe, che obbliga le Regioni a fronteggiare le emergenze con l’introduzione delle imposte”. La tassa, applicata dopo le alluvioni dello scorso anno, ha provocato un aumento delle accise sulla benzina in tutta la Regione.
Tra gli ultimi disagi, le infiltrazioni alla palestra del liceo classico Raffaello di via Oddi, che però non è stata ancora dichiarata inagibile. Sgomberata anche l’aula C1 del Magistero, occupata ormai da quattro anni dal collettivo Assemblea Permanente Urbino. Gli studenti, dopo una comunicazione inviata questa mattina dall’Università, hanno deciso di non continuare l’occupazione e di uscire dall’edificio alle 14.
Tutto lo stabile del Magistero è stato chiuso. “E’ un momento di disagio – ha chiarito il responsabile delle relazioni pubbliche dell’ateneo Tiziano Mancini – molte aule sono state chiuse per infiltrazioni d’acqua quindi abbiamo bisogno di utilizzare tutti gli spazi agibili. Tra l’altro l’aula C1 è una delle migliori del magistero dotata di attrezzature multimediali quindi ne abbiamo bisogno. Quando l’emergenza sarà passata, daremo agli studenti l’aula C3, l’aula accanto alla C1″.
UNIVERSITÀ. Chiuso da una settimana, l’Ateneo ducale annuncia che cercherà di riaprire le strutture lunedì prossimo. La sessione straordinaria dell’anno accademico 2010-2011 – durante la quale sarà possibile sostenere gli esami e laurearsi – è stata prorogata di due settimane a partire dal 27 febbraio. Lo ha deciso oggi il Rettore, Stefano Pivato, con un decreto rettorale d’urgenza.
LA CURIOSITÀ. Pivato aveva lanciato questa mattina un appello agli studenti tramite il profilo Facebook di Tiziano Mancini perché dessero una mano a spalare: “Se qualche studente di buona volontà è disponibile ad aiutare i nostri operai a sbadilare per poter riaprire le strutture lunedì prossimo, l’appuntamento è per domattina (oggi ndr) tra le 9,30 e le 10,00 presso la sede centrale. Grazie”. Appello a cui, però, ha risposto solo uno studente.
[…] IERI. Un uomo è rimasto ferito ieri dalla caduta di una stalattite in centro, senza riportare ferite gravi. Trecento famiglie in tutta la Provincia sono rimaste senza acqua corrente nelle abitazioni. […]