di Paola Rosa Adragna e Silvia Baldini
URBINO – Un’altra giornata difficile per la città, archiviata l’emergenza neve. Passato il tempo della bufera, ora a Urbino è arrivata un’altra emergenza, quella dei tetti, oppressi dal peso della enorme quantità di neve accumulatasi sopra. Oggi sono infatti crollati parte di quello del cinema Ducale e una parte della volta della chiesa dei Cappuccini.
Nell’edificio sacro il fatto è accaduto durante un’ispezione dell’ingegnere Alessandro Cioppi, responsabile dell’area tecnica dell’Arcidiocesi di Urbino, e di un tecnico dell’università. Entrambi sono stati sbalzati di qualche metro per la forza d’urto causata dal crollo, ma non sono feriti e stanno bene. Il crollo del tetto ha creato uno squarcio largo circa sette metri, e lungo quattro o cinque. Praticamente ne è venuto giù metà. I calcinacci raggiungono il metro e 70 di altezza circa. Già ieri era stato danneggiato.
FOTO “Le macerie e lo squarcio di sette metri”
Il crollo al cinema Ducale è stato invece comunicato sulla pagina Facebook “Città di Urbino”, la pagina ufficiale curata dall’Amministrazione comunale. L’informazione è stata data dagli ingegneri impegnati nei sopralluoghi nel centro storico.
FOTO Il crollo del tetto del cinema Ducale
CROLLI Nella notte tra sabato e domenica era crollata anche una parte del solaio del terzo capannone della sede della facoltà di Scienze Motorie.
A rischio anche il convento di San Francesco in piazza delle Erbe, a causa di una trave che ha ceduto ieri. Il lavoro per la messa in sicurezza è portato avanti da una ditta privata incaricata dalla Curia. “Si sta procendendo alla rimozione dei controsoffitti e al puntellamento delle travi ancora in buone condizioni”, ha detto l’ingegnere Alessandro Cioppi.
Grosse infiltrazioni d’acqua, invece, nella cattedrale di Urbino, in corrispondenza del secondo altare della navata destra. Inoltre il Cai, Club alpino italiano, è intervenuto nella chiesetta del Santo Spirito, in via Bramante, per liberare il tetto dalla neve e mettere in sicurezza la copertura. La cappella, sede della adorazione eucaristica perpetua, è di importante interesse perché presenta affreschi di Girolamo Cialdieri.
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Infiltrazioni anche al Dipartimento di prevenzione di Urbino, che resterà chiuso fino a mercoledì. Ci sono anche diverse crepe minacciose nella struttura. Lo ha confermato il dottor Giovanni Cappuccini, direttore del centro. Il pericolo è quello di cedimenti del tetto a causa dei pesanti blocchi di ghiaccio e neve. Con i distretti e la rete ospedaliera, il Dipartimento di prevenzione è una delle tre strutture base della Zona Territoriale n° 2 di Urbino.
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Da ieri il centro storico è stato gradualmente chiuso proprio per permettere agli operatori la pulizia dei tetti dalla neve. Ieri è stata la volta di piazza della Repubblica, via Garibaldi e via Raffaello, mentre tra oggi e domani toccherà a via Vittorio Veneto e via del Poggio. I cittadini nel frattempo si stanno organizzando da soli per liberare i tetti dalla neve. Nel frattempo anche a Fermignano resta alta l‘allerta per gli edifici pericolosi.
FOTO: il crollo dell’ex lanificio Carotti
EVACUAZIONI - E’ di stamane, intanto, la notizia che cinque ragazze alloggiate nel sottotetto del Campus Casa della studentessa, in via Cesare Battisti, sono state trasferite al Collegio del Colle. L’ingegner Domenico Fucili, che coordina il team di ingegneri preposti al controllo di scuole ed edifici storici, dopo aver lanciato l’allarme sulla pericolosità dei tetti carichi di neve, ha invitato tutti gli studenti a non dormire nei sottotetti. In mattinata i carabinieri della compagnia di Urbino hanno effettuato quattro interventi di evacuazione nei comuni di Mercatino Conca, Montergimano Terme,Montecopiolo e Carpegna. Le prime evacuazioni a titolo precauzionale sono già avvenute nel corso del pomeriggio di domenica. I vigili del fuoco hanno consigliato ad alcuni abitanti del centro storico di trovare un’altra sistemazione almeno fino a lunedì. Sono circa dieci le case interessate. Due famiglie sono state evacuate anche a Fermignano. Molte le aree ancora irraggiungibili con i mezzi. Le difficoltà più grandi si registrano a Montesoffio.
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SCUOLE E UNIVERSITA’- Scuole e asili resteranno chiusi fino al 16 febbraio. Anche l’Università ha annullato tutte le lezioni e gli esami: l’attività didattica rimarrà sospesa fino al 18 febbraio.
TORNA IL SERENO – Dopo due settimane di maltempo si cominciano a vedere i primi rasserenamenti. Situazione che andrà migliorando nei prossimi giorni con nuvolosità sempre meno intensa. Di notte, però, le temperature saranno in netto calo: tra martedì e mercoledì dovrebbero crollare fino a -14/-17° C, specialmente nelle zone di fondovalle come Fermignano.
VIABILITA’ – Il miglioramento delle condizioni climatiche favorisce un lento ripristino delle strade e dei mezzi di trasporto ma rimane chiuso il valico della Bocca Trabaria, ss73bis, dal chilometro 16 al chilometro 25. Resta chiuso al transito di veicoli anche il centro storico di Urbino. Obbligo di catene o gomme da neve per tutte le automobili. Bloccata via della Stazione. Per il trasporto ferroviario si torna lentamente alla regolarità: il 90 percento dei treni è attiva in tutta la penisola e il 70 percento in Marche, Emilia Romagna e Abruzzo. Le linee bus sono quasi tutte funzionanti, a eccezione della linea 18 che va alla Sogesta e di quella per San Tommaso. Vietato il transito degli autobus in centro.
I DANNI Dalla Regione, intanto, arriva la notizia che il Governo ha assicurato il suo intervento finanziario senza la dichiarazione dello stato di emergenza. Lo stesso Spacca ha poi scritto al premier Mario Monti per chiedere la sospensione dei pagamenti fiscali e previdenziali delle imprese a seguito dell’emergenza neve.
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