Serrungarina, il vicino: “Ci arrangiamo con le bombole del gas”
di
Paola Rosa Adragna - Pubblicato il
15/02/2012
SERRUNGARINA – “Mohammed era un gran lavoratore. Si svegliava tutte le mattine alle 6, come me”. E’ il ricordo del vicino di casa del giovane egiziano, morto questa mattina nella sua abitazione, esplosa a causa di una fuga di gas. “Qui non c’è il metano, quando c’è freddo ci arrangiamo come possiamo con le bombole di gas”, denucia.
Sul posto ora una gru di quattro metri sta cercando di sollevare il tetto della casa e mettere in sicurezza l’edificio ancora pericolante per recuperare il corpo del 34enne rimasto sepolto sotto le macerie.