di Nadia Ferrigo e Antonio Siragusa
URBINO – Nuovo crollo nel centro di Urbino. Questa volta ha ceduto una trave di un sottotetto in una casa di via Bramante, vicino alle Poste, senza causare feriti. Coinvolta anche un’altra abitazione. Lo ha reso noto l’ingegnere Alessandro Cioppi, responsabile dell’area tecnica dell’Arcidiocesi di Urbino-Urbania e Sant’Angelo in Vado.
E mentre il maltempo concede una tregua – il sole proseguirà almeno fino a domenica – il presidente della Regione Spacca, dopo l’annuncio incostituzionalità della “tassa sulle disgrazie”, introdotta dal governo Berlusconi dopo l’alluvione del marzo scorso, annuncia: “Chiederemo lo stato di calamità”.
La Consulta ha quindi dato ragione al ricorso della regione contro l’obbligo di scaricare sui cittadini marchigiani i costi dei danni dell’alluvione del marzo scorso. E così la Regione è pronta a chiedere subito il provvedimento anche per l’emergenza neve delle ultime settimane. Inoltre “valuteremo la possibilità della revoca dei provvedimenti relativi all’aumento delle accise sui carburanti – ha detto Spacca - e diventa anche inaccettabile ogni ritardo nell’erogazione delle risorse statali che la regione Marche ha richiesto per i danni subiti”.
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TETTI – Nonostante il crollo odierno, sulla situazione dei tetti il Comune precisa che la situazione non è allarmante: “La maggior parte dei tetti è ben dimensionata, dovrebbero resistere – ha affermato il dirigente dell’Urbanistica Carlo Giovannini – con due leggi speciali sul restauro del centro storico i proprietari hanno già dovuto provvedere al consolidamento di tetti e coperture”.
“Ricordo che i responsabili dello stato di tetti e grondaie sono i cittadini – ha proseguito Giovannini – e in centro storico la maggior parte degli edifici è già restaurata“.
Non è dello stesso parere il geometra Nicola Ceccaroli, impegnato con la sua ditta nell’intervento della chiesa San Francesco: “I tetti di Urbino sono progettati per reggere un peso massimo di 250 kg per metro quadro, mentre attualmente sopportano un peso di 400 kg. Così ci sono alti rischi di crollo: secondo me l’80 per cento dei tetti di Urbino è in questa condizione, e si tratta di strutture antiche, sicuramente datate. Si tratta di un problema serio. Il Comune farebbe bene a informare i cittadini – prosegue Ceccaroli – in modo che si facciano lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria per verificare la tenuta delle coperture, lo stato delle strutture lignee, e capire se in futuro saranno idonee a sopportare un peso di questo genere”.
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E la Protezione civile ha deciso di far arrivare in città una squadra di carpentieri di un’azienda trentina, esperta nella costruzione di tetti e coperture in legno, per intervenire sulle case del centro storico. Arrivata dal Trentino Alto Adige anche una squadra di 21 vigili del fuoco, che oggi hanno lavorato sui tetti di Palazzo Ducale, della chiesa di San Bernardino (FOTO) e dell’istituto comprensivo Volponi. Iniziati anche i lavori di ripulitura del tetto del Duomo, dopo che ieri un sopralluogo ne aveva verificato con esito positivo lo stato, dopo le infiltrazioni d’acqua alla volta.
VOUCHER SPALATORI PER I DISOCCUPATI – Pressante anche il problema della pulizia dei vicoli del centro. Il Comune recluterà altre 30 persone per spalare la neve in varie zone col sistema dei voucher regionali. A differenza del provvedimento emesso da Ancona, riservato ai cassintegrati e ai lavoratori in mobilità, il bando sarà aperto anche a studenti e inoccupati. Un miglioramento rispetto a quanto previsto dalla Regione, che aveva causato polemiche nei giorni scorsi. Chi è interessato dovrà presentarsi in mattinata al Centro per l’impiego (zona campo sportivo) dalle 9.00 alle 12.00.
PERICOLO CALDAIE – La neve potrebbe ostruire le condotte di scarico delle caldaie: è l’allerta del Comune di Urbino sulla sua pagina Facebook: ”Attenzione! Questo appello riguarda la sicurezza legata agli impianti di riscaldamento. Chi si trova con la caldaia in blocco, chiami subito la propria assistenza tecnica, a causa della neve che blocca le canne fumarie si può accumulare gas e generare enormi pericoli“.
SCUOLE – La messa in sicurezza degli edifici scolastici è un’altra delle priorità essenziali e gli ingegneri dell’ufficio tecnico del Comune proseguono i rilievi e le verifiche tecniche necessarie per la loro riapertura. “Servono rinforzi per spalare i tetti delle scuole” fa sapere il Comune. I gruppi presenti, che si occupano degli interventi, avranno bisogno di aiuto per rendere nuovamente agibili tutti gli edifici.
OSPEDALE - Riprendono gli interventi programmati, sospesi nei giorni scorsi. Anche al Pronto soccorso sta rientrando l’emergenza , ma ci sono ancora molti traumi legati alle cadute sul ghiaccio.
VIABILITA’ – La situazione sta tornando lentamente alla normalità, anche se il centro storico di Urbino è ancora chiuso al traffico. Il Comune ha inoltrato una richiesta al Prefetto di Pesaro Urbino, Attilio Visconti, per prorogare di un’altra settimana la presenza in città di uomini e mezzi dell’Esercito, ancora necessaria per liberare i cumuli di neve, specie nelle zone più isolate.
Da ieri i mezzi dell’Esercito trasportano la neve da piazza della Repubblica fino a Borgo Mercatale e da lì nella scarpata (VIDEO). Il Comune è impegnato per liberare i parcheggi e le vie con le turbine e sono in corso interventi anche in via San Domenico, via del Poggio e via dei Veterani”. Si cerca anche di riaprire le strade della città ancora bloccate dai cumuli di neve e ghiaccio.
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“Le macchine stanno lavorando nella strada vicinale delle Cesane, in località Colonna (via Ca’ Lante e via Ca’ Porneta) – ha detto l’ingegnere Lazzaro Spadoni dell’Unità di crisi del comune di Urbino – dove è arrivato un mezzo Terna dell’Esercito. Intorno a Torre Cotogna, a Cà Mazzasette, i Vigili del Fuoco sono intervenuti in soccorso di due famiglie e di un’azienda agricola a Pieve di Cagna”.
Tre uomini della Croce Rossa e del suo corpo militare, invece, hanno portato viveri a una famiglia in via Cà Canonici. La strada, che si trova sulla Bocca Trabaria in direzione Urbania, dopo la località Tufo, è stata resa percorribile dai mezzi spalaneve solo per i primi 70 metri. Uno dei tre volontari, Vincenzo Bolognese, racconta: “Abbiamo dovuto camminare per un chilometro per raggiungere la famiglia isolata, composta da madre, padre e figlia tredicenne”.
METEO – Bel tempo nel week end, mentre lunedì è in arrivo una leggera perturbazione, anche se molto più debole delle settimane scorse.