URBINO – Minacce e pericolo per l’incolumità del personale e l’integrità delle strutture, riportare alla fruizione collettiva uno spazio pubblico. L’Università di Urbino spiega, attraverso un comunicato stampa, la scelta di sgomberare l’aula C1 e di chiamare a supporto le forze di polizia per presidiarne l’ingresso. Venti agenti, tra Polizia e Carabinieri, che da ieri sorvegliano l’entrata del Magistero e del Rettorato.
Il comunicato dell’Ateneo fa riferimento ad alcuni episodi delle scorse settimane: “L’Ateneo biasima tutte quelle manifestazioni che gli studenti di Assemblea permanente hanno messo in atto contro gli studenti democraticamente eletti – si legge – (interruzione del discorso del Presidente del consiglio degli Studenti durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico) come pure le ingiuriee minacce via web contro le figure istituzionali dell’Ateneo, delle quali i responsabili saranno chiamati a rispondere nelle sedi opportune. Queste ultime si riferiscono a una frase scritta dai membri di Assemblea permanente sulla bacheca Facebook del collettivo (“Lui approfitta dell’emergenza, noi lo aspetteremo con i badili in mano” riferito al rettore Stefano Pivato).
“Anche a causa di tali minacce si è resa necessaria la presenza delle Forze dell’ordine – continua la nota, spiegando la decisione di richiedere rinforzi alla Questura di Pesaro – di cui si è apprezzata la misura e la professionalità, nei pressi della C1, così da proteggere i beni materiali dell’Ateneo (in passato più volte vandalizzati dagli occupanti) e l’incolumità fisica dei lavoratori, anch’essi meritoriamente impegnati a operare in condizioni certamente non facili”.
Riguardo al provvedimento di sgombero dell’aula (che era occupata dal 2008) “era già stato comunicato il 20 dicembre 2011 ed era stato condiviso da tutti. E’ necessario razionalizzare gli spazi: un’aula occupata comporta oneri e spese ed è importante allestire uno spazio comune a tutte le associazioni studentesche e non solo a una minoranza. L’aula C1, in quanto “occupata”, comportava oneri e spese gravanti sui contribuenti e, nel caso specifico, sulle tasse degli studenti di Urbino.” La decisione di allestire uno spazio comune a tutte le associazioni studentesche era stato comunicato agli occupanti della C1 già nel mese di dicembre 2011. Successivamente, nel mese di febbraio, con ben due lettere del Delegato agli studenti, l’Ateneo ha ribadito agli occupanti tale intenzione. Alle lettere e alla richiesta di trattative gli occupanti non hanno fornito risposta alcuna, nonostante l’aggravarsi della situazione a causa dell’emergenza neve”.