URBINO – Venti studenti del collettivo “C1 autogestita” sono rimasti all’ingresso del tribunale per tutta la mattinata. Hanno sostenuto i loro amici imputati e distribuito volantini con la scritta: “L’antifascismo non si denuncia”.
Dentro il palazzo di giustizia, infatti, si è aperto il processo che vede coinvolti cinque universitari dell’Assemblea permanente di Urbino e una esponente di Rifondazione comunista, denunciati per ingiuria da un membro del partito di estrema destra Forza nuova, che ha chiesto un risarcimento di 20 mila euro.
Ad aprile dell’anno scorso un gruppo di studenti contestò, con cori e striscioni antifascisti, la presenza in piazza della Repubblica di un banchetto di Forza nuova , partito che, a loro giudizio, si richiama espressamente al fascismo. Alcuni dei ragazzi furono identificati dalla Polizia per manifestazione non autorizzata. Gli stessi che devono ora difendersi dall’accusa di ingiuria.
Il Giudice di pace ha respinto le eccezioni formali presentate dagli avvocati difensori, rinviando la prossima udienza al 10 ottobre, quando saranno ascoltati i testimoni dell’accusa. E’ stato anche acquisito dal giudice del materiale fotografico che la difesa considera rilevante ai fini del giudizio (foto tratte dal sito del partito Forza Nuova e un’ immagine di un manifesto esposto durante il banchetto).