ROMA – “Dopo oggi, nessuno avrà più alibi per scordarsi di noi…” Conclude così la manifestazione di fronte a Montecitorio Matteo Ricci, presidente della provincia di Pesaro e Urbino. Per ottenere lo stato di emergenza dopo la nevicata che lo scorso febbraio ha messo in ginocchio la regione, circa mille marchigiani, i cinque presidenti di provincia e molti sindaci dei comuni più colpiti si sono riuniti nella piazza del Parlamento per il Marche Day, al grido di “E’ primavera, scongelate i nostri soldi”.
Alla manifestazione, oltre a provincie, amministrazioni e comuni, erano presenti anche Cia, Coldiretti, Cna, Unioncamere e Confcooperative.
Una piccola delegazione del Marche day (composta, tra gli altri, dal presidente di Unioncamere Alberto Drudi e l’assessore all’agricoltura regionale Paolo Pietrini) è stata ricevuta dal sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti.
La conferma dell’incontro è arrivata telefonicamente questa mattina dalla segreteria del presidente del Consiglio Mario Monti che ha contattato il presidente della provincia di Pesaro e Urbino.
Nel pomeriggio Ricci ha incontrato anche il presidente della Camera Gianfranco Fini, “come sempre disponibile e attento”. Dopo l’incontro, Ricci si è dichiarato “fiducioso nel riconoscimento da parte del Governo delle spese sostenute dagli enti locali delle Marche per gli interventi di somma urgenza”.
Lunedì prossimo invece ci sarà un vertice con il ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca.
“E’ necessario che lo Stato dia il via a un meccanismo di solidarietà nazionale, come quella che c’è tra le provincie della nostra regione. Le Marche non sono una regione di serie B”, ha ricordato Matteo Ricci.
Aggiungendo: “Il settore agricolo è quello che ha subito danni incalcolabili. Per l’alluvione dello scorso marzo sono arrivati dei piccoli fondi, ma non bastano. Ora ci battiamo perché venga riconosciuto lo stato di emergenza. Senza, non è possibile aprire nessuna trattativa”.
Presente in piazza Montecitorio anche il presidente della regione Marche Gian Mario Spacca: “Una bellissima dimostrazione di civiltà e fermezza della nostra comunità dinanzi al Parlamento. Ora il confronto serio e rigoroso già iniziato dalla Regione con il governo Monti, proseguirà con il conforto anche delle voci degli enti locali e delle categoria produttive che oggi si sono espresse in piazza Montecitorio”.
Dal sindaco di Urbino Franco Corbucci, uno dei comuni più colpiti, la richiesta di aiuto al Governo: “La neve si scioglie e lascia un mare di guai. Liberateteci da questo fardello. Nei momenti difficili qualcuno deve essere vicino a chi è in difficoltà”.
“In regione abbiamo piccole imprese e imprese leader del settore. Il Governo gli deve tanto”, sono state invece le parole di Alberto Drudi, presidente di Unioncamere regionale.
L’appoggio alla manifestazione è trasversale. “Credo di parlare a nome di tutta la politica italiana – ha affermato Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera – sostenendo che l’appello delle Marche non resterà inascoltato”.
Per il presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione “il governo deve aprire subito un tavolo per discutere con gli amministratori locali le soluzioni possibili”. Remigio Ceroni, coordinatore Pdl della regione Marche, ha portato il saluto e il sostegno del segretario Angelino Alfano, mentre Luca Paolini è stato portavoce dell’adesione della Lega.
Da parte del Pd , il segretario Pierluigi Bersani ha lanciato messaggi chiari: “Credo che con la vostra manifestazione possa riprendere slancio il concetto di solidarietà nazionale, che ormai da troppo tempo manca nel Paese. Il giorno che è stata approvata la tassa sulle disgrazie, ho sottolineato che era in corso una deriva culturale. Ora la norma è stata cancellata dalla Consulta ma non si è ripristinato il concetto positivo sul pagamento collettivo delle disgrazie. Su questo stiamo lavorando seriamente in parlamento”.