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Dalla C1 all’ex-Skorpio occupato: “Spazio aperto anche per i cittadini”

di    -    Pubblicato il 26/03/2012                 
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URBINO - Dalla C1 all’ ex-Scorpio, da un’occupazione a un’altra. Gli studenti di Assemblea permanente non si sono spostati di molto. Da via Saffi a via della Stazione ci vogliono 10 minuti ed è li che i ragazzi della aula C1, sgomberata circa un mese fa, si sono ritrovati con l’ associazione Drude, il gruppo studentesco Gap (Gay and Proud) e associazione Fuorikorso. Quaranta persone in tutto in poco tempo hanno invaso un piano dell’ex discoteca, chiusa anni fa per un incendio, decretando la nascita di un nuovo spazio autogestito, questa volta fuori dalle mura della città ducale. “Ci hanno mandato via dalla C1 – dice Rocco Stasi – ma non ci sentiamo degli orfani. Ci siamo organizzati con le altre associazioni e abbiamo deciso di dar vita a un progetto nuovo in cui coinvolgere non solo gli studenti ma tutti i cittadini di Urbino”.

Ci trovi ragazzi che vengono da esperienze diverse, nel locale in via della Stazione, dove da ormai due giorni si discute, in assemblea, su cosa fare. Girando un po’, tra le tre stanze, c’è chi ascolta musica in un angolo, chi legge un libro appoggiato al muro, dove i ragazzi dell’accademia di belle arti hanno realizzato un murale. C’è chi organizza le cucine, in previsione di cene sociali, e chi prepara la scena per il corso di teatro.

Sono tante le attività che l’assemblea ha deciso di iniziare, dal cineforum ai corsi di musica e pittura, dai laboratori teatrali a una biblioteca comune. “Noi organizziamo corsi, incontri e dibattiti – continua Rocco – in base alle richieste che ci vengono dai vari gruppi o da singole persone. Mettiamo a disposizione uno spazio dove esprimere e condividere i propri interessi. Così come hanno fatto i ragazzi della facoltà di lettere che ci hanno chiesto di poter avere un luogo in cui fare degli incontri sulla poesia ”. A tutte queste iniziative se ne aggiungeranno altre più concrete, come gli sportelli sociali rivolti alle fasce più deboli o le reti di scambio alternativo attraverso la collaborazione con i Gas (gruppi di acquisto solidale).

Per adesso il futuro di questa fucina di idee è ancora incerto, dietro l’angolo c’è infatti lo spettro dello sgombero. Il locale, di proprietà della regione Marche, è in gestione all’Ersu che potrebbe decidere in qualsiasi momento di denunciare gli occupanti richiedendo l’intervento della forza pubblica. Da tempo questi ragazzi chiedevano un luogo dove potersi incontrare, ma una burocrazia eccessivamente lunga e la proposta da parte della Regione di centralizzare l’Ersu creando un consiglio di amministrazione unico, li ha spinti ad agire subito evitando il rischio di veder procrastinate le loro richieste.

Intanto le iniziative per sensibilizzare e far conoscere alla popolazione i loro propositi proseguono. Un prima esperienza è stata la cena organizzata domenica sera a cui hanno partecipato non solo gli studenti ma anche molte famiglie urbinati. “Abbiamo organizzato una cena sociale  –dice Marco –  in cui abbiamo invitato anche la popolazione. È stato un bel momento, tutto questo ci fa ben sperare”.

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