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Università aperta, Urbino invasa dalle future matricole

di    -    Pubblicato il 28/03/2012                 
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URBINO – La città ducale è invasa da studenti all’ultimo anno delle superiori, probabili matricole del prossimo anno accademico alla Carlo Bo.  Circa 1400 studenti di 41 scuole di diverse regioni d’Italia, secondo le stime degli organizzatori, sono a Urbino in questa tre giorni ‘orientativa’.

L’iniziativa ‘Università Aperta’ iniziata ieri e partita in ritardo rispetto agli anni scorsi, a causa dell’emergenza neve, terminerà domani. Quest’anno gli stand delle dieci facoltà sono negli spazi del collegio Tridente. Affollate dagli studenti delle superiori le lezioni di presentazione dei corsi di laurea tenute all’interno delle aule esterne. Tra le novità di quest’anno i workshop per i docenti accompagnatori sull’orientamento scuola-università e inserimento nel mondo del lavoro.

Tra i ragazzi che sfogliano e consultano il vademecum e le brochure dei corsi di laurea sono in tanti ad avere la certezza di intraprendere la carriera universitaria. “Ora se non hai una laurea non riesci a trovare un lavoro decente – racconta Carlotta – e poi i miei genitori insistono perché continui a studiare”. “Penso che sceglierò Biologia – racconta Luca di Fano – anche se studio ragioneria. Non sono sicuro di nulla, ma soltanto che non vorrò proseguire quello per cui ho studiato finora”. Altri che sono convinti di studiare nell’ateneo feltresco, come Nicoletta: “E’ un ambiente adatto a noi studenti” o che lo prediligono per la vicinanza, come spiega Laura di Pesaro: “Non mi piace tanto, ma è vicino e verrò a studiare qui”. A sorpresa uno degli stand più frequentati è quello della Facoltà di Lettere e Filosofia. Uno dei ragazzi, un po’ disorientato, chiede:  “Ma qui a Urbino non c’è il corso di laurea in Storia contemporanea?”.

La maggior parte dei ragazzi chiede quali sono gli sbocchi lavorativi dopo l’ottenimento del diploma di laurea, come conferma Laura Picchi allo stand di Lingue: “Ci chiedono in primis cosa si può fare con la laurea in lingue ma vanno anche nello specifico: vogliono sapere se si studiano lingue orientali per poi lasciare l’Italia”.

Secondo Glauco Ceccarelli,  delegato rettorale all’Orientamento si registra un aumento del numero di prenotazioni per gli incontri di orientamento formativo pomeridiani rispetto agli anni scorsi. “Gli incontri vengono condotti  da esperti del settore e si affronta con gli studenti medi superiori il tema della conoscenza di sé. Un momento in cui verrà sottolineato, anche con la presenza di nostri laureati che hanno trovato una qualificata collocazione occupazionale, il valore della formazione universitaria come strumento per l’ingresso nel mondo del lavoro.”

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