URBINO – Segnaletica orizzontale cancellata, catarifrangenti sui guardrail che ci sono e non ci sono, alcuni non riflettono, altri sono sporchi. Di notte l’asfalto si confonde con il buio.
FOTO Da Bocca Trabaria a via della Stazione
“Lanciamo un grido d’allarme – dice Massimo Galuzzi, assessore provinciale alla viabilità – lo Stato ci ha tagliato tutti i fondi per la manutenzione. Niente interventi strutturali, niente taglio dell’erba. I pochi soldi che abbiamo li teniamo per lo sgombero neve e per interventi su piccole frane”. È sufficiente fare un giro per rendersene conto.
Strada provinciale 423. Dal centro commerciale Consorzio, sulla via di Trasanni, i segnali di curva dalla rotatoria fino al maxi Conad indicano la direzione del movimento, ma soltanto da metà in poi. Prima c’è il muro di contenimento del terreno sovrastante, impossibile da vedere al buio, se non con gli abbaglianti accesi. I limiti di velocità non condizionano i conducenti, che appena possono ne approfittano per superare i veicoli più lenti, invadendo la corsia opposta. Ma quale corsia? Le linee non ci sono praticamente più, fino alla rotonda del Conad. Poi, verso Trasanni, la segnaletica orizzontale ricompare, ma le curve continuano a essere mal segnalate. Colpa della morfologia del terreno, colpa dell’assenza di cartelli ben visibili, si deve correggere spesso la guida per seguire l’andamento sinuoso del manto stradale.
Bocca Trabaria Sud, dal Consorzio alla stazione. La segnaletica orizzontale è buona, perfettamente disegnata a terra. Anche le barriere di protezione ci sono, i paletti che segnalano la direzione di marcia sono ben visibili, ma molti dei catarifrangenti obbligatori sono rovinati o assenti. I segnali di curva sono sparsi qui e là, avvertono del movimento solo verso una direzione e sono posizionati a deviazione già iniziata. Alcuni, sporchi o lesionati, non riflettono la luce dei fanali, costringendo ad alzare gli abbaglianti più volte. Almeno finché la strada non l’hai imparata a memoria. Niente illuminazione: la luce torna soltanto in prossimità della rotatoria per le Conce.
Via della Stazione. La strada scende dall’ex locale Mackia: la segnaletica orizzontale delimita i parcheggi bianchi e nulla più. Una strada tutta curve, anche queste non segnalate. Quelli che prima erano marciapiedi sono ormai ricoveri per erbacce e scendere a piedi diventa un terno a lotto, bisogna rendersi visibili per evitare di essere investiti dalle auto.
Strada statale 73, poco più su del centro commerciale Consorzio. La frana che l’anno scorso ha eroso parte del terreno laterale è ancora lì. Ben segnalato dai divisori di cemento e da cartelli di precedenza alternata, il guardrail di legno rimane piegato alla volontà della natura. Qui la competenza è dell’ Anas, ma Maria Francesca Crespini, assessore ai lavori pubblici e alla protezione civile, spiega che non si è intervenuti perché “finché non asciuga il terreno non si potrà fare”.
Notizia facile, presa a pochi passi.. ahahahhaha