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Cimitero di San Bernardino, loculi a rischio crollo ma nessuno interviene

di e    -    Pubblicato il 13/02/2013                 
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URBINO – Chi entra nel cimitero di San Bernardino a Urbino si trova davanti una parete di loculi. Niente di strano, se non fosse che la parete è pericolante ed è così da anni, almeno dal 2005. Il muro è gonfio e all’interno delle tombe scoperchiate si riescono a vedere i mattoni rossi come spugne piene d’acqua e i calcinacci scrostati tra un pezzo di marmo e l’altro. Uno scenario decadente che mal si concilia con i fiori freschi nei vasi sotto le fotografie in bianco e nero.

La situazione si è fatta più critica l’estate scorsa, tanto che si è dovuti ricorrere a delle transenne per delimitare la zona. Le infiltrazioni d’acqua dalla terrazza sovrastante rischiano di fare collassare l’intero blocco. “Ogni volta che devo mettere i fiori alle tombe sopra la terrazza, sto in tensione perché tra le scale e il pavimento si è creata una frattura che potrebbe cedere da un momento all’altro”, racconta la fioraia che lavora di fronte al cimitero.

Sul motivo per cui non si sia ancora intervenuti a risanare questa situazione, c’è ancora molta confusione e sembra difficile accertare gli ambiti di competenza. Secondo uno dei custodi del cimitero, mentre la struttura sarebbe di proprietà del Comune di Urbino, i singoli loculi, risalenti a circa 70 anni fa, sarebbero stati acquistati da privati. Il Comune avrebbe provato a contattarli e cercato di mediare per risolvere la questione senza riuscire di fatto nell’impresa.

“Da tempo si rincorrono voci che dicono che si vorrebbero liberare le tombe per demolire l’intera parete”, dice il custode. “Non si sa però se ci sia l’intenzione di ricostruire la parete o di buttarla giù definitivamente. In ogni caso, i lavori dovrebbero cominciare la prossima estate“.

Il Comune intanto ha ampliato nel 2007 il cimitero con un nuovo lotto e ha disposto un ulteriore allargamento per il 2013. “Io stessa ho prenotato dei posti per i miei familiari”, racconta ancora la fioraia. L’ufficio del servizio manutenzioni  alle domande del Ducato non ha fornito spiegazioni in merito alla vicenda.

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