URBINO – “Nessuna alleanza formale con la coalizione di centrosinistra o di centrodestra, ma siamo consapevoli che c’è bisogno di lavorare insieme. Abbiamo dei punti fermi per i quali combatteremo, su tutto il resto si può ”. E’ il commento di Andrea Cecconi, neoeletto del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati per la circoscrizione Marche.
Nato a Pesaro, il 28 febbraio 1984, ha sempre vissuto nel capoluogo marchigiano. Ha una laurea in Scienze Infermieristiche, conseguita nel novembre 2009 alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche ed è impiegato, a tempo indeterminato nell’Azienda Sanitaria della provincia. Prima di diventare infermiere ha lavorato come meccanico, magazziniere e operatore socio sanitario.
Eletto nella lista del Movimento 5 Stelle per la circoscrizione Marche tramite il meccanismo del voto online, ha aderito al movimento già nel 2008, perché simpatizzante di Beppe Grillo fin dall’apertura del suo Blog. Nel 2009 ha preso parte al Meetup di Pesaro e partecipato alle elezioni comunali, come candidato per il consiglio, nella Lista Civica 5 Stelle. In seguito ha curato l’attività di supporto al consigliere comunale eletto. In occasione del referendum del maggio 2011, è stato attivo nella promozione e nella raccolta firme lanciata dal Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua; a livello regionale ha appoggiato e ha partecipato alla raccolta firme Zero Privilegi, per la riduzione delle indennità e l’abolizione dei vitalizi dei consiglieri regionali delle Marche.
“Abbiamo preso milioni di voti e, sinceramente, ce lo aspettavamo – ha commentato Cecconi – a questo punto il Pd deve avere l’intelligenza di supportare le nostre istanze, perché in questo momento l’Italia non può permettersi di restare sette o otto mesi immobile”. A livello nazionale mette in primo piano la questione del riassetto delle province “E’ dal ’94 che se ne sente parlare, ma i partiti si mettono di traverso: è proprio nelle province che hanno i loro centri di potere. Sono spese non più sostenibili per i cittadini. Diminuire la spesa per gli organi statali significa meno pressione fiscale sulla popolazione”.
A livello regionale le parole d’ordine del neodeputato sono “rilanciare e proteggere il made in Italy, ma quello vero, quello prodotto in Italia in ogni passaggio. Le Marche devono tornare a essere un centro di eccellenza”. In secondo luogo, e in quanto coinvolto in prima persona, solleva il problema della sanità “La spacciano come una delle più virtuose, ma la realtà è tutt’altra: appalti sfavorevoli alle amministrazioni, forniture di beni e servizi a prezzi di gran lunga superiori al mercato, assunzione del personale con criteri clientelari e modelli organizzativi vetusti. Se ben regolamentata e organizzata, ci sono i fondi necessari a garantire un servizio di qualità e, considerate le numerose eccellenze e competenze distribuite sul nostro territorio, per svilupparsi come uno dei migliori servizi sanitari al mondo”.
Se, come neoeletto vorrai comunicare qualcosa ai cittadini elettori in qualità di cittadino eletto, liberopensante, soprattutto alla funzione “dirigenziale” del Grillo, penso farai cosa gradita a molti che già cominciano a rivedere la scelta elettorale appena compiuta. Penso che Grillo non stia più svolgendo la funzione di megafono per quelli come te che ormai hanno tutto quello che serve per esprimere le proprie intenzioni. Temo che Grillo dall’amplificazione dei segnali sia passato direttamente alla loro produzione. A questo punto il megafono sei tu. Ad majora