URBINO – “Non sottovalutiamo ma rispettiamo il voto degli italiani – questo il vademecum di Camilla Fabbri, all’alba della sua prima esperienza parlamentare come senatrice del Pd – vado in Parlamento con lo stesso atteggiamento che ho adottato in passato: con una modestia profonda ma anche con una grande determinazione”.
Camilla Fabbri è nata a Pesaro e tutta la sua vita è girata intorno alla provincia che le ha dato i natali. Dopo gli studi, nel 1989 venne assunta come contabile ordinaria dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato presso la sede di Gabicce Mare e dopo solo due anni viene promossa a funzionaria.
Nel 1995 il suo primo incarico politico con l’elezione a consigliere comunale di Pesaro. Tra la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 cresce il suo peso all’interno del Cna di Pesaro fino a diventare nel 2003 responsabile del personale, del bilancio e dell’area sindacale della provincia. Nel 2003 viene anche nominata Consigliere di parità nella provincia di Pesaro e Urbino, con funzioni di promozione dei principi di uguaglianza e di pari opportunità. Nel 2012 la scelta di correre per le elezioni politiche del Partito Democratico le spalanca le porte del Parlamento. Camilla infatti viene inserita come secondo nome della lista per la regione Marche e si aggiudica un seggio al Senato.
Una poltrona che però appare tutt’altro che comoda con i problemi di governabilità che già si stanno materializzando a poche ore dal voto. “Penso che sarebbe sbagliato tornare a votare subito – ha commentato la neo senatrice – in questa situazione economica non possiamo permettere al paese di aspettare altri mesi. L’Italia ha bisogno di riforme, di politica, di lavoro e di misure anticrisi. Dobbiamo provare responsabilmente a governare, anche con questi numeri”.
La senatrice Fabbri è una di quelle che ha avvertito la necessità di cambiamento del paese e questo bisogno di trasformazione è, secondo lei, uno dei motivi del fenomeno Movimento Cinque Stelle: “Nel voto a Grillo c’è sia il voto di protesta sia il voto di chi vuole cambiare. Forse nel Pd non abbiamo colto fino in fondo questa volontà di cambiamento ma il Partito Democratico, anche grazie ai temi portati avanti da Renzi, si è rinnovato. Nella nostra provincia e nella nostra regione molti dei parlamentari eletti sono alla prima esperienza”. Questo non è bastato per conquistare una maggioranza salda ma secondo la senatrice “non si deve fare marcia indietro ma spingere ulteriormente verso un rinnovamento profondo”.
Camilla Fabbri è convinta di dover puntare sulle politiche del lavoro e sull’abbassamento della pressione fiscale: “Dobbiamo venire incontro a quelle migliaia di aziende che nelle Marche tentano di resistere a questa gravissima situazione economica. Avendo lavorato in questa realtà, credo di avere la competenza per essere utile alla nostra realtà economica”. La riduzione del costo del lavoro, del cuneo fiscale e l’abbattimento dell’Irap: questi, secondo la senatrice, i punti principali da attuare subito per aiutare la ripresa economica.