URBINO – Un anno dopo, Stefano Ligi non poteva mancare. Anche lui ha cantato sul palco di Piazza Maggiore, ieri a Bologna, per ricordare l’amico Lucio Dalla nell’ anniversario della sua scomparsa. Il cantante di Urbino ha collaborato con Dalla per anni, con lui ha scritto nel 2003 Ambarabà Ciccicocò, e dunque non poteva non essere tra i protagonisti di “4 marzo”, il concerto omaggio al suo mentore. “È stata una festa, un evento – racconta Ligi – c’era il mondo della musica italiana a 360 gradi, per me è stato un onore essere lì”.
Ligi è salito sul palco insieme a Ron, Luca Carboni, Samuele Bersani e Angela Baraldi, per intonare Cosa sarà: “Mi è piaciuta la scelta della canzone, un testo in cui molti di noi si ritrovano. Carboni e Ron si sono inventati questo quintetto. È stata una grande esperienza, la piazza era piena di gente: credo che se ne parlerà a lungo”. Il concerto di ieri, poi, non è che il primo di una serie di appuntamenti dedicati a Dalla. “A luglio saremo alle Tremiti per un nuovo omaggio a Lucio, ne faremo altri in giro per l’Italia”.
Il sodalizio artistico tra Ligi e Lucio Dalla è iniziato proprio a Urbino, quasi venti anni fa: “All’epoca scrivevo già canzoni – spiega – quando Lucio venne a vivere qui lo andai a cercare. Per me era un mito. Lo pedinai letteralmente per serate intere per fargli ascoltare una cassetta con la mia musica. Dopo qualche giorno mi disse che gli piaceva e mi fece aprire il suo concerto al Cinema Ducale. La nostra amicizia è nata così. La mia città mi ha regalato questo incontro straordinario, spontaneo. Andavamo sempre in giro insieme, pranzavamo a casa di mia madre. Mi ricordo che Lucio si presentava in Piazza della Repubblica con gli zoccoli ai piedi. Non si vergognava”
Da quel momento inizia non solo la carriera di Stefano, ma anche una solida amicizia: “Nel 2000 ho aperto i concerti della sua tournée, poi ha prodotto il mio primo disco. È stato lui a portarmi in tv, a Sanremo nel 2001 e poi da Fiorello, alla trasmissione ‘Stasera pago io’. Credeva nei nostri progetti insieme. Lavorare con lui era un terno al lotto per un cantante emergente come ero io. Abbiamo collaborato fino agli ultimi giorni della sua vita”.
Stefano continua a lavorare ai suoi progetti, portando avanti anche l’eredità musicale del suo maestro: “A maggio, spero, sarà pronto il mio nuovo disco, Canzoni Naif. È un album pulito, nudo e crudo, senza l’intervento del computer. Dentro ci sono violini, mandolini, timpani e chitarre acustiche, i testi sono semplici, il linguaggio è popolare”.
Presto anche un nuovo tour: “Metterò online le date di questa estate. Come ogni anno porto nelle piazze e nelle feste di paese il mio concerto omaggio ai cantautori italiani, soprattutto Rino Gaetano, e dentro ci infilo un paio di pezzi miei. A Urbino? Spero di suonare qui il prima possibile. Se mi invitano, ci sarò di sicuro”.