“Unirsi è l’unico modo per salvare i comuni” secondo il presidente della provincia Matteo Ricci. Pesaro-Urbino è la prima realtà marchigiana a presentare il progetto di riorganizzazione territoriale richiesto dalla Regione entro il 30 marzo. Il presidente Ricci, alla conferenza delle autonomie locali, ha proposto una suddivisione della provincia in sei macroaree che ricalcano gli ambiti sociali, abbandonando quindi la precedente idea di una ripartizione a fini urbanistici. Il progetto prevede una collaborazione per la gestione comune dei servizi, dalla polizia fino ai lavori pubblici: spetterà poi ai sindaci scegliere fino a che punto spingersi. I livelli di associazione sono tre: convenzioni, unione dei comuni fino alla vera e propria fusione. Il bacino di Urbino comprende: Borgo Pace, Fermignano, Mercatello sul Metauro, Montecalvo in Foglia, Peglio, Petriano, Sant’Angelo in Vado e Urbania. Le uniche problematiche riguardano Montecalvo in Foglia e Petriano che hanno anche funzioni in comune rispettivamente con i bacini di Montefeltro e Pian del Bruscolo. La proposta è passata all’unanimità e adesso verrà analizzata dal Consiglio regionale. Il presidente Ricci chiede che la Regione preveda una forte politica di incentivi per premiare i comuni che si associano e per disincentivare le realtà che restano isolate.