Non ci sono abbastanza soldi per la cassa integrazione in deroga, così “nelle Marche centinaia di persone rischiano il posto di lavoro”. A lanciare l’allarme sono Valter Recchia, responsabile Lavoro di Cna, confederazione nazionale dell’artigianato, e Marco Pantaleoni di Confartigianato: i fondi destinati alla cassa che copre i dipendenti delle imprese artigiane (e che non rientrano nella Cig ordinaria), non coprono tutte le ore richieste dalle imprese. “Alle Marche sono stati assegnati solo 22 milioni, di questi 7,5 devono ancora essere assegnati”, dice Valter Recchia. “Con questi soldi riusciremo a coprire solo 4 mesi. Ne servirebbero almeno 60 milioni. Altrimenti le imprese saranno costrette a licenziare i dipendenti”.
In due anni le richieste di cassa integrazione in deroga per i lavoratori marchigiani sono raddoppiate: nel 2012 le imprese hanno ricevuto 60 milioni di euro, 36 in più rispetto al 2011. Quest’anno sono state presentate domande per oltre 140 milioni di euro. “E’ un dato approssimato all’eccesso. Rispetto allo scorso anno c’è stato un significativo aumento delle domande”, dice Recchia.
Secondo l’Inps, solo nei primi due mesi del 2013, sono state autorizzate 1.260.410 ore di cassa integrazione in deroga rispetto alle 878.000 ore dei primi due mesi del 2’12 e alle 753.000 del 2011. I settori più in crisi sono quelli del calzaturiero, della meccanica, del commercio, del mobile, delle costruzioni e dell’abbigliamento.
“La situazione è preoccupante. E’ una bomba ad orologeria pronta ad esplodere”, continua Recchia. “Lunedì siamo stati convocati dall’assessore regionale Marco Lucchetti e per discutere del problema. Chiediamo al governo e alla regione Marche di sbloccare al più presto i fondi per garantire la copertura fino a luglio: centinaia di lavoratori rischiano di essere licenziati”.