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Artigiani in crisi, l’allarme della Cna “115 aziende chiuse in quattro anni”

di    -    Pubblicato il 15/05/2013                 
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URBINO – Chi passeggia tra le vie di Cartoceto, piccolo comune distante 30 chilometri da Pesaro, avrà serie difficoltà a sentire il rintocco del martello di un artigiano che conclude la sua opera. E anche chi si trova nei dintorni di Saltara e Orciano non si imbatterà con facilità in una bottega di lavorazione del legno o in una attività di edilizia artigianale. Là dove l’artigianato era tra i settori trainanti dell’economia locale, ora troviamo soltanto capannoni sfitti e botteghe con la serranda abbassata.

Negli ultimi quattro anni di crisi economica, tra Cartoceto, Saltara e Orciano si sono riscontrate ben 85 chiusure di aziende artigianali. “Stiamo assistendo – si legge sul comunicato rilasciato questa mattina dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato – alla progressiva “desertificazione” di questo settore”. Secondo i dati forniti dalla Cna, allargando il campo di indagine anche ai comuni di Barchi, Montemaggiore, Piagge, San Giorgio e Serrungarina, si arrivano a contare ben 115 imprese chiuse negli ultimi quattro anni. “L’aumento della tassazione locale e nazionale, la carenza di infrastrutture e il problema del credito alle aziende si lega alla recessione del settore” si legge nel comunicato della CNA.

“E’ l’epilogo di un lungo periodo di crisi – commenta il sindaco di Cartoceto, Olga Valeri – il mercato dell’edilizia è completamente bloccato e le imprese del territorio, che ruotavano intorno ad esso, non possono fare altro che chiudere”. Il sindaco punta il dito contro le eccessive tasse che stanno soffocando la volontà di resistere di molti artigiani: “Speriamo in qualche intervento da parte del governo. Se a Roma decidessero di togliere l’Imu dai capannoni, sarebbe sicuramente una boccata di ossigeno per le nostre aziende”.

E anche a Saltara la situazione non è certo positiva: “Stiamo soffrendo molto gli effetti della crisi – è la riflessione del sindaco Fabio Cicoli – qui molte aziende che provenivano dalla lavorazione del ferro e del legno si erano riconvertite per entrare nel settore della nautica. Oggi però anche questo mercato è caduto in picchiata e molte imprese sono in difficoltà”.“Una situazione drammatica – racconta il primo cittadino di Orciano, Stefano Bacchiocchi – Cerchiamo di venire incontro ai disoccupati offrendo loro esperienze lavorative di utilità sociale ma come comune abbiamo pochi margini di intervento”.

Per parlare della questione, la Cna ha indetto per domani un incontro con gli imprenditori. Alle 21 nella sala Rossa delegazione comunale di Calcinelli in via Marconi è prevista la presenza del presidente territoriale della Cna, Luciano Barattini, e della vicepresidente provinciale, Emilia Esposito.

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