URBINO – Le primavere arabe, oltre gli stereotipi. Il 12 aprile nell’aula magna di Giurisprudenza dell’università di Urbino si terrà un seminario sulle rivoluzioni mediorientali. “Si parla di ‘primavere’ al plurale – così il professor Antonio Cantaro, docente dell’università di Urbino, fra gli organizzatori dell’evento – perché ci sono state moltissime rivoluzioni, ognuna diversa a seconda del paese”.
Come introduzione all’argomento verrà presentato il volume della professoressa Maria Eleonora Guasconi, ricercatrice e docente di Storia delle relazioni internazionali a Urbino, intitolato “Declino europeo e rivolte mediterranee”. Il libro, pubblicato lo scorso anno, sarà un punto di partenza per riflettere sui cambiamenti che ci sono stati da allora: “C’era una visione molto più ottimista un anno fa. Quello delle rivoluzioni arabe è stato un fenomeno che ha colto tutti di sorpresa – dice il professor Cantaro – adesso il quadro è più mosso e serve un ragionamento differenziato a seconda dei casi”.
Al centro dell’attenzione non solo la rivoluzione siriana quindi, che è stata una fra le più violente e conosciute e maggiormente coperte dai media, ma anche tutte le altre controrivoluzioni e la sfida culturale, politica ed economica che il mondo arabo-islamico ha posto all’Europa e all’Occidente in generale. “Non vuol essere la solita visione semplificata che spesso danno i media delle rivoluzioni – conclude Cantaro – ma un’analisi specifica e attualizzata”.