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Raffaele Bonanni: “Le istituzioni costano troppo, abolire le Province”

di e    -    Pubblicato il 10/04/2013                 
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PESARO – “Le Marche sono una grande fonte per le esportazioni per il Paese”: così il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni ha esordito all’undicesimo Congresso regionale della Cisl Marche. “È vero che i marchigiani negli anni ’50 erano felici ma hanno voluto accrescere la loro felicità aumentando lo sviluppo della regione. E oggi nessuno vuole tornare alle ristrettezze degli anni ’50”.

Il segretario ha parlato anche di problemi nazionali: “Sono 4 anni che la Cisl sostiene che bisogna rivedere l’assetto istituzionale. Ci sono troppe istituzioni: chi le finanzia?”, ha detto, aggiungendo che è necessario abbassare le tasse per far ripartire l’economia. “Noi sosteniamo con forza che le tasse vadano abbassate. Le tasse devono essere tagliate a favore di pensionati e lavoratori perché i consumi sono quasi a zero”. Per eliminare le spese inutili “bisogna consorziare i comuni ed eliminare le province” ha continuato.

A proposito dei politici e dello stallo attuale, Bonanni si è schierato contro la legge elettorale e contro chi non è riuscito a modificarla: “I politici hanno conservato lo strumento della corruzione: il Porcellum. Continuano a fare i comodi loro. La malafede sta nella scelta di fare le elezioni due mesi prima della scadenza del mandato e poi perdere tempo in questo modo”.

Sull’ interazione tra politica e parti sociali: “I politici devono parlare con le parti sociali: io ho detto a Bersani che devono abbassare le tasse. Bisogna rivedere il pubblico impiego che finora è stato maltrattato. La dignità del lavoratori è stata calpestata per le ipocrisie della politica”.

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Un commento to “Raffaele Bonanni: “Le istituzioni costano troppo, abolire le Province””

  1. zse scrive:

    Bonanni ha una visione un po’ ristretta!
    Le province sono l’anllo del sistema che costa enormemente meno degli altri (1,3% dei costi complessivi).
    Si cominci dallo stato e dalle regioni che hanno costi spropositati e dalle miriadi di enti di secondo livello (ATO, ATC, enti vari) comandati da nominati dai partiti che rendono conto alla politica e non al popolo e che costano enormemente in burocrazia e gettoni di presenza! Le province sono il classico specchietto per le allodole! Sveglia!
    Creare altri consorzi o associazioni di nominati è solo una complicazione e uno spreco di denari. Non per niente in Sicilia ove al posto di 9 province sorgeranno fino a 30 consorzi gli stessi sindacati che sbraitavano (e sbraitano) contro l’ente di livello intermedio sono ora molto preoccupati per il futuro in cui oltre ai problemi creati ai lavoratori sicuramente si andrà a spendere più di prima per avere gli stessi servizi!
    Se anche i sindacati diventano demagoghi e populisti è meglio abolirli che in fondo non fanno più il loro mestiere, ma sono diventati l’ennesimo partito politico (in tal senso ha ragione grillo!) e che ci costa ben di più delle province (in permessi, distaccamenti, tessere tutte cose che paghiamo con le nostre tasse).