URBINO – Dagli esametri dei poemi epici trasformati in balletto fino al dialetto delle commedie in vernacolo: sarà una settimana ricca quella che andrà in scena al Teatro Sanzio. Si inizia mercoledì 17 aprile alle 21, con la compagnia d’autore Balletto Teatro di Torino che porterà in scena Enea e Didone, spettacolo di danza diretto dal coreografo di fama internazionale Matteo Levaggi.
I sette interpreti del balletto, che ripercorreranno le imprese narrate da Virgilio nel quarto capitolo dell’Eneide, danzeranno sulle note del compositore barocco Henry Purcell, musicista del 1600. “Lo spettacolo sarà di danza contemporanea, ma su una base classica” afferma la direttrice artistica Loredana Furno fondatrice della compagnia; il costo dell’entrata sarà di 15 euro per i palchi centrali e di 12 euro per quelli laterali non numerati.
Venerdì e sabato, sempre alle ore 21, sarà invece la volta della Pension Modesta, opera della compagnia dialettale urbinate, la comitiva nata all’interno dell’Associazione Pro Urbino nell’estate del 2002. “Ormai siamo obbligati a creare uno spettacolo nuovo ogni anno – afferma sorridendo il regista Amleto Santoriello – perché il pubblico risponde con un affetto ogni anno maggiore”.
L’opera, che andrà in scena venerdì per la prima volta, è stata composta in dialetto pesarese dal commediografo e attore Paolo Cappelloni. “Ho pensato che sarebbe stato interessante tradurla nel dialetto urbinate e così ho deciso di realizzarla”, afferma Santoriello che, oltre a dirigere lo spettacolo, vestirà anche i panni del protagonista, un prepotente e maleducato proprietario di una pensione. Strutturata in due atti, la commedia seguirà le vicende di Severo e di sua moglie, che si intrecceranno con quelle dei clienti della pensione regalando gag e risate e calcando i luoghi comuni più caratteristici degli spettacoli in vernacolo; il costo del biglietto varierà dai 5 ai 10 euro, anche se – garantisce il regista – stanno per terminare.