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Chateau D’Ax, obiettivo 2014: atlete giovani e sponsor dal territorio

di    -    Pubblicato il 15/04/2013                 
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URBINO – Con la sconfitta di sabato sera a Giaveno e la conseguente eliminazione dai play off si è chiusa  la stagione della Chateau d’Ax. E se è naturale chiedersi cosa succederà della squadra nella prossima stagione, per tecnico e presidente è ancora il momento di valutare l’anno appena concluso. Secondo Donato Radogna, allenatore della squadra dallo scorso novembre, il bilancio della stagione non è negativo, nonostante bruci ancora il risultato di sabato: “E’ stato doloroso constatare che non si potevano raggiungere gli obiettivi degli anni scorsi con questa squadra. Dopo il ridimensionamento l’obiettivo era la salvezza e, anche se Crema e Modena non si fossero ritirate, Urbino si sarebbe salvata più che dignitosamente. Quindi la stagione può dirsi positiva, gli obiettivi sono stati raggiunti”.

“Quest’anno la squadra è stata falcidiata da situazioni negative – ha continuato Radogna – dall’infortunio della Crisanti a inizio stagione fino alla tegola Angelelli di poche settimane fa, passando per la Sycora e la Vallese. Nella mia lunga carriera non mi era mai capitata una cosa del genere”.

Sul suo futuro Radogna non si sbilancia: “Io qui mi sono trovato bene; la società mi ha permesso di lavorare ed è stata vicina alla squadra nei momenti di maggior crisi, ma prima di valutare la mia riconferma si dovranno fare altri progetti”.

Un punto di svolta molto importante per capire come si muoverà la società nella prossima stagione sarà la riunione di Lega del 22 aprile. In quell’occasione si affronterà il problema della crisi economica di molti club di serie A1 e si parlerà della questione del blocco retrocessioni: “La pallavolo maschile –  spiega il presidente della Chateau D’Ax, Giancarlo Sacchi – ha dimostrato che con questo sistema lo spettacolo ne guadagna perché le società fanno esordire i giovani e azzardano di più. Inoltre, senza la paura della retrocessione, i costi per i giocatori sono più contenuti, è più facile lanciare talenti e si contribuisce alla crescita dei vivai”.

Il bilancio del presidente sulla stagione appena conclusa è parzialmente positivo: “Nonostante questa sia stata una stagione di transizione, ci sono delle cose positive da segnalare: prima fra tutte, la conferma anche per il prossimo anno di giovani come Lise Van Hecke, Laura Partemio, Kiesha Leggs e Sofia Giombetti che hanno dimostrato di meritare la fiducia che abbiamo riposto in loro a inizio stagione. Ciò che non ha funzionato e ha minato la tranquillità della squadra è stato il continuo susseguirsi di infortuni”.

Per quello che riguarda la conferma degli sponsor: “Non è questo il momento per valutare gli sponsor perché non c’è ancora un progetto definito – ha spiegato il presidente – dopo il 22 inizieremo a delineare la strada. Quello che posso dire è che nei miei progetti c’è da sempre l’intenzione di collegare la squadra di pallavolo di Urbino con un’altra eccellenza del territorio. Se dovessi trovare uno sponsor che sia attivo nel territorio non confermerei il contratto con la Chateau D’Ax. In questo momento di crisi sono sempre più convinto di voler perseguire questa strada”.

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