URBINO – Sampietrini del centro storico dipinti di rosso, con la scritta in bianco “open day”: sono loro a indicare il percorso per arrivare ai tre edifici dell’Accademia di belle arti di Urbino per le ultime ore di porte aperte. Tra ieri e oggi l’istituto ha messo in mostra tutta la creatività dei suoi studenti, lungo i corridoi e nelle aule della sede storica nel convento dei carmelitani scalzi, dell’ex liceo pedagogico, situato sulla sommità del Giro del Cassero, e dell’aula teatro di via Viti.
I segni del buon esito dell’iniziativa sono tangibili secondo il direttore Sebastiano Guerrera: “Abbiamo preparato 600 kit per i visitatori e ne sono rimasti solo 40. Inoltre molti di quelli che hanno visitato l’Accademia si sono fatti fare un ritratto fotografico, realizzato al momento da uno dei nostri studenti, e i ritratti sono stati affissi sulla parete dell’aula dove vengono realizzati: sono veramente tanti – e continua – ieri abbiamo avuto più che altro famiglie e ragazzi arrivati da fuori provincia e, anche se non sono mancati gruppi di studenti che si sono organizzati autonomamente per la visita, il lunedì è la giornata tipica delle visite programmate delle scuole”.
In controtendenza con l’andamento nazionale e regionale, l’Accademia di Urbino negli ultimi due anni ha avuto un aumento di iscrizioni di circa il quaranta per cento. Un buon risultato che ripaga dell’organizzazione di una realtà universitaria più piccola rispetto a quelle delle grandi città, in cui lo studente ha più possibilità di essere seguito.
I corsi più quotati e popolati sono grafica, nuove tecnologie dell’arte e pittura, anche perché l’Accademia urbinate è stata tra le prime in Italia a rendersi conto dell’importanza delle nuove tecnologie. “L’aumento delle iscrizioni è sicuramente una cosa positiva – ci spiega sempre Guerrera – ma da un lato presenta il problema di adeguare le strutture e i laboratori alle nuove richieste. Con l’improvviso taglio dei finanziamenti provinciali e contando il fatto che la maggior parte dei nuovi studenti ha una borsa di studio a copertura totale, il timore è quello di dovere alzare le tasse di frequenza invece che poterle abbassare”.
Il direttore amministrativo dell’Accademia Massimo Castellucci, anche lui perso a curiosare tra i colori, i suoni e le luci della manifestazione, ci spiega che l’open day “è rivolto a tutte le scuole. Non parliamo solo di istituti e licei artistici, ma anche delle altre, come i licei classici e gli scientifici. Abbiamo infatti registrato un crescente numero di iscrizioni di giovani provenienti da scuole superiori non specializzate in questo settore”.