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Biogas, commissione d’inchiesta regionale sulle autorizzazioni

di    -    Pubblicato il 24/04/2013                 
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ANCONA – Il Consiglio Regionale ha istituito ieri una commissione d’inchiesta ad hoc che dovrà analizzare le carte che riguardano gli impianti a biogas, quelli a biomasse ed eolici, e capire se sia il caso di bloccare le autorizzazioni. Questo perché agire senza accertarne prima l’effettiva esigenza provocherebbe un ingente danno economico.

Gli undici consiglieri nominati, che tra cinque mesi dovranno presentare il resoconto dell’indagine, sono: Francesco Comi,
Enzo Giancarli, Paola Giorgi, Paolo Perazzoli, Mirco Carloni, Francesco Massi, Gino Traversini, Elisabetta Foschi, Francesco Acquaroli, Giancarlo D’Anna, Raffaele Bucciarelli.

Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica di Ancona ha inviato tredici avvisi di garanzia a imprenditori e funzionari regionali, per sospetti di illegalità nelle procedure per la realizzazione di alcuni impianti. Nel mirino quelli di Osimo, Castelbellino, Camerata, Agugliano, Fano, Morrovalle, Corridonia e Loro Piceno. Luciano Calvarese, dirigente del servizio infrastrutture ed energia della Regione e i funzionari Mauro Moretti e Sandro Cossignani, oltre all’associazione a delinquere hanno a carico anche l’ipotesi di abuso d’ufficio.

Secondo i sostituti procuratori di Ancona Paolo Gubinelli, Andrea Laurino e Marco Pucilli i tre funzionari avrebbero avuto un interesse nelle società che proponevano i progetti, tant’è che in tutte le pratiche di autorizzazione ci sarebbero passaggi mancati, tempi non rispettati, rilievi irregolari. Le indagini dovranno chiarire se questi illeciti siano dovuti a un’errata interpretazione delle leggi oppure siano voluti.

Molti imprenditori, per costruire gli impianti, hanno richiesto alti prestiti (diversi milioni di euro), motivati dalle prospettive di incasso sicuro. Con gli incentivi statali ed europei, infatti, ci sono 15 anni di guadagni garantiti per chi produce energia da biogas, che incassa 30 centesimi a Kilowattora, e tramite impianto eolico, che rende 22 centesimi a Kilowattora. Il rischio, con il blocco della produzione, è quello che gli imprenditori non possano onorare i debiti contratti con le banche.

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