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Cellini, finalista Premio Strega, racconta Urbino vista dalla ‘sua Caterina’

di    -    Pubblicato il 9/05/2013                 
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URBINO – Caterina è una ragazza obesa. Per disfunzione ormonale o perché le piace mangiare, questo non si sa. Caterina è la protagonista del romanzo di un autore esordiente, Matteo Cellini, insegnante urbinate, che nel giro di pochi mesi ha visto la sua opera prima, Cate, io, pubblicata da una casa editrice romana e subito dopo candidata finalista al Premio Strega.

“Un caso editoriale” l’hanno definito malvolentieri ieri sera l’autore e Alessio Torino, altra penna sofisticata del territorio, che insieme hanno presentato il libro alla libreria Montefeltro.

“Mi era venuta in mente l’immagine di Caterina, questa ragazza obesa che odia se stessa, che diventa il personaggio che gli altri pensano che sia – ha spiegato l’autore – e mi sono messo a scrivere. E’ venuto fuori un capitolo e un’amica mi ha proposto di partecipare a un concorso, quello della casa editrice Subway che pubblica racconti da leggere nell’intervallo di tempo di alcune fermate di metropolitana. Da lì, dieci righe su dieci righe è uscito fuori il romanzo”.

Il personaggio di Caterina è riflesso dell’autore che formula attraverso di lei uno di quei tipici disagi legati all’adolescenza. “Caterina è grassa. Punto. E’ grassa lei – ha continuato Cellini – è grassa la sua famiglia, è grasso il suo dna. La sua visione del mondo è molto controllata, spietata a volte anche se a poco a poco, la sua evoluzione la porta a eliminare le sue paranoie a vedersi in maniera diversa”.

La protagonista di Cate, io è un’adolescente difficile che si muove per le vie tortuose di una Urbino ai suoi occhi impietosi. Alessio Torino, che durante la serata ha analizzato lo stile dello scrittore carico di immagini, di un’accumulazione di metafore e similitudini limate allo stremo, ha letto quei passaggi in cui la città è presente tra le pagine del romanzo: Caterina che da piazza della Repubblica scende giù verso Mercatale e legge negli occhi degli altri i pensieri rivolti alla sua obesità, finendo per definirsi slavina, palla di neve, bowling, strike.

“Dopo il servizio di Report della scorsa settimana – ha commentato Torino – che ha mostrato una tragica ma reale città in declino, che alcuni giorni della settimana si trasforma in un cesso a cielo aperto, esperienze come quelle di Matteo Cellini servono a dare delle risposte che vanno oltre il parlottio e le lamentele che passano sui social network”.

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2 commenti to “Cellini, finalista Premio Strega, racconta Urbino vista dalla ‘sua Caterina’”

  1. Giuseppina Avola scrive:

    Gentile Emanuele,
    dalla biografia pubblicata dalla Fazi Editore risulta che Matteo Cellini è nato a Urbino nel 1978 e che al momento vive a Urbania.

  2. Marco scrive:

    Urbania dista 17 km da Urbino, è una legittima semplificazione, tra l’altro ne è quasi la miniatura…