URBINO – Una piccola folla di adulti e bambini si raduna attorno a un artista di strada in piazza della Repubblica: il musicista impugna due bacchette, ma non suona una batteria, bensì un cembalo, antico strumento musicale progenitore del pianoforte. Vincenzo Conaway, madre italiana e padre irlandese, viene dagli Stati Uniti, precisamente da Cleveland e suona il cembalo da 13 anni.
Racconta che da ragazzino andava spesso nei negozi di musica perché amava gli strumenti: “Un giorno ho visto in un angolino di un negozio un cembalo: l’ho provato e me ne sono subito innamorato; era molto divertente da usare. Ho imparato a suonare da autodidatta: all’inizio mi esercitavo cinque o sei ore al giorno perché… sono un po’ pazzo! Come tutti i musicisti, del resto. Mi sono esercitato per più di diecimila ore”. Vincenzo percuote le corde con maestria e mostra con soddisfazione il suo ultimo cd: “Questo è nuovissimo, l’ho registrato due mesi fa”.
Ogni 5 minuti un passante gli chiede che strumento stia suonando e se sia antico. Lui risponde: “questo non è antico, ma ha fatto tanti chilometri”. Vincenzo, infatti, è un viaggiatore: in autunno e in inverno si esibisce negli Stati Uniti, “Ogni mese in un posto diverso. Poi, in primavera, impacchetta il suo strumento e va in giro per il mondo. “Amo viaggiare”, dice. E continua “Con i soldi che faccio esibendomi per strada mi pago i viaggi e posso andare in tutta Europa. Sono venuto qui a Urbino perché è una città con una grande storia, dove è nato il mio artista preferito: Raffaello! Vincenzo Conaway resterà in Italia fino a domani e sabato prenderà l’aereo per tornare negli Stati Uniti.