URBINO – I primi libri sono arrivati dentro valigie, buste e scatoloni. Sono i primi semi della libera biblioteca intitolata all’architetto Giancarlo De Carlo, nata questa mattina nell’aula C3 del palazzo ex magistero in via Saffi, grazie all’iniziativa dei ragazzi del Collettivo per l’Autogestione.
Una volta raccolti tutti libri donati dagli studenti ogni settimana sarà organizzata un’assemblea: “Proveremo a catalogare tutti i volumi e cercheremo di tenere questo spazio sempre aperto, sia per chi vorrà consultare i libri, e perché no anche i dvd, o avrà il piacere di venire qui a studiare” spiega Gianluca, uno studente impegnato nell’allestimento della biblioteca.
“Con questa iniziativa vogliamo dimostrare che il Collettivo è in grado di usare con intelligenza gli spazi per gli studenti, – aggiunge Gianluca – siamo sempre stati in disaccordo con le regole imposte dal rettorato sulle modalità di gestione delle aule. Quindi abbiamo voluto condividere il progetto con tutte le associazioni e semplicemente comunicarlo, con tanto di protocollo, al Rettore: senza di noi l’aula sarebbe rimasta vuota e magari tolta dalla disponibilità di tutti”.
Negli scorsi anni, infatti, sono stati diversi i momenti di tensione tra le associazioni studentesche e l’ateneo, con occupazioni di aule che in alcuni casi si concludevano con sgomberi della Polizia.
Tante le iniziative in cantiere, come la possibilità di ospitare libri in braille dall’associazione Panta Rei di Urbino. E questa sera alle 22, negli spazi del Centro Donna, il Collettivo organizza la prima “Festa del libro”, un’occasione per diffondere l’idea alla base del progetto della libera biblioteca “De Carlo” e magari contribuendo alla sua crescita con nuovi libri.