URBINO – Braccia incrociate il 27 novembre per piccoli imprenditori, commercianti e titolari di partite iva. Quattro ore di stop delle attività per mandare un messaggio al mondo della politica. “Siamo il bancomat di questo paese, se ci fermiano noi non ce ne sarà più per nessuno” si legge sul sito Imprese che Resistono, piattaforma lanciata dal Movimento di imprese costituite in comitato e promotore dell’iniziativa di protesta. E ancora: “Se il basta non lo sentono è ora che lo vedano e ci comincino a fare i conti”.
I volantini della mobilitazione si trovano facilmente anche nei negozi di Urbino e sono il segno di riconoscimento di chi mercoledì si unirà alla protesta generale. Nella città ducale il ritrovo per chi abbasserà le serrande dei negozi sarà in Piazza della Repubblica, dalle 9 alle 12. “Solo nella strada che va dal Duomo a via Veneto – ha dichiarato Luca Albergati, uno dei referenti per il comune di Urbino – hanno aderito una quindicina di esercenti. In generale tutti quelli che espongono la locandina della mobilitazione sono quelli che scenderanno in piazza”.
Altro referente locale è Stefano Scoglio che si è detto soddisfatto della reazione dei negozi urbinati: “Abbiamo ricevuto risposte molto positive e molta solidarietà, ma questo è il primo passo. Tireremo le somme dopo mercoledì, anche nella prospettiva della manifestazione, molto più grande e aperta a tutti i cittadini, del 9 dicembre“.
Sulla pagina Facebook dell’organizzazione si possono contare più di cinquemila adesioni a livello nazionale all’evento, creato appositamente per fare una conta approssimativa della condivisione delle ragioni della protesta.