URBINO – Nessun blocco del traffico e nessun disordine oggi durante la protesta dei forconi a Piazza della Repubblica. Anche perché si trattava di appena una decina di commercianti e artigiani. Sotto gli striscioni contro la classe dirigente appesi sul colonnato i manifestanti hanno assicurato che tutto si sarebbe svolto in modo pacifico e che nessun appartenente alla classe degli autotrasportatori ha aderito alla manifestazione urbinate. E così è stato.
“Siamo un gruppo di cittadini che scendono in piazza come a Kiev – dice Giovanni, uno dei volontari che distribuisce volantini, facendo riferimento alle proteste antigovernative che si stanno svolgendo in Ucraina – tra di noi non ci sono sigle politiche, siamo dei commercianti e artigiani strozzati da un fisco iniquo”. I manifestanti seppur ammettendo di non avere delle risposte ai problemi che pongono, sono tutti concordi con il fatto che servano persone diverse alla guida del Paese. Nel mirino anche l’Europa “che prende ordini” dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e che secondo loro impone al nostro governo scelte che non servono ai cittadini, ma solo ai gruppi di pressione e alle banche.
Sempre Giovanni sostiene che l’Italia sia il Paese in Europa che ha sofferto di più dalla crisi e che a livello locale sia un disastro: i commercianti faticano a tenere i negozi aperti e l’esclusione dalla corsa a capitale europea della cultura è stata una battuta d’arresto importante per l’economia. Secondo i manifestanti “Tutto il comune deve dimettersi: la città sta in piedi a livello economico e culturale grazie agli studenti, se non fosse per loro la nostra città sarebbe morta”.