URBINO – Nella città ducale non mancano i bagni pubblici, peccato che ne funzionino solo due su cinque. Nonostante sia uno dei pochi comuni italiani che offre a turisti e cittadini la possibilità di utilizzare la toilette senza dover pagare, i disagi non mancano.
A borgo Mercatale ci sono due servizi, uno nel parcheggio degli autobus e uno vicino a porta Valbona. Quello del parcheggio è completamente fuori uso e chiuso, mentre nell’altro sono attivi i due bagni per gli uomini, ma solo uno dei due riservati alle donne.
Stessa sorte per le toilette di viale Buozzi, vicino al monumento di Raffaello. Qui le porte sono chiuse, una è sbarrata da un lucchetto, l’altra è chiusa a chiave. E se c’è urgenza inutile dirigersi in via San Domenico. Abbiamo constatato che anche qui la porta è chiusa a chiave.
L’unico bagno pubblico in tutta la città del tutto efficiente è quello di via Mazzini.
“I bagni in cima alla salita di via Raffaello non funzionano da una vita – denuncia Federico Scaramucci – perché non toglierli e trasformare l’area in un parco giochi per bambini?”. È questa l’ultima proposta del neo candidato sindaco di Urbino, che lancia la provocazione sulla sua pagina Facebook “Urbino Cambia”. Utilizzando l’hashtag #coseconcrete l’esponente del Pd suggerisce una serie di idee che potrebbero far parte del suo programma elettorale.
“Questo è solo uno dei tanti spunti per lavorare sul decoro della città – spiega Scaramucci – stiamo pensando a degli interventi mirati per valorizzare gli spazi pubblici e restituirli alla comunità”.
Secondo Giorgio Ubaldi, presidente di Urbino servizi, i bagni di fronte al monumento di Raffaello hanno funzionato perfettamente fino a pochi mesi fa e ne risulterebbe chiuso soltanto uno. “Uno dei bagni di viale Buozzi ha un problema di scarico e stiamo aspettando un intervento di manutenzione straordinaria. Entro febbraio tornerà tutto alla normalità”.
Per Ubaldi l’idea di Scaramucci non è facilmente applicabile: “Non so quanto sia opportuno mettere dei giochi per bambini in un parcheggio. In più, questi bagni sono stati costruiti più di vent’anni fa e hanno una struttura molto complicata da smantellare”.