URBINO – Duemilacinquecento volumi di storia, arte e letteratura donati da enti pubblici, privati e docenti universitari. A Urbino non tutti sanno che a pochi passi da palazzo Ducale, in via San Domenico 1, c’è una piccola biblioteca pubblica che custodisce gelosamente libri che raccontano i segreti del territorio.
Poco più grande di una sala da pranzo, la ‘biblioteca anonima’ – così la chiama Giuliano Donini pensionato volontario che la gestisce – è l’unica biblioteca comunale in città ad essere aperta a tutti, studenti e non. Ma “in pochi sanno che esiste – spiega Donini indicando orgoglioso gli scaffali – e questo è un peccato perché ci sono volumi che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita. Parlano di politica, storia ma soprattutto raccontano di vita”.
Il progetto della biblioteca pubblica è nato nel 2009, grazie alla Pro Urbino. La sua prima sede era nel distretto scolastico poi, nel 2011 si è trasferita dietro la piccola porta bianca di via San Domenico, in una stanza concessa dal Comune. Gli unici fondi che ricevono sono quelli dei soci dell’associazione che lavorano come volontari, come fa l’instancabile Giuliano Donini tutti i giorni.
“Purtroppo lo spazio è piccolo – dice il volontario – e non possiamo contenere tutti i libri che ci vengono donati quindi abbiamo deciso di tenere solamente i volumi limitati al nostro territorio provinciale facendo qualche eccezione per quelli regionali”.
Tanti, fino ad oggi, sono gli enti che hanno deciso di sostenere questa iniziativa donando i volumi: sono istituzioni pubbliche e private come le province marchigiane, la Cassa di Risparmio di Pesaro e Fano, la fondazione Carlo e Marisa Bo e la biblioteca Oliveriana di Pesaro diretta da Riccardo Paolo Uguccioni ma anche tanti professori universitari.
Tra i libri che vengono regalati a volte capita anche di trovarne alcuni che non parlano solo delle Marche “noi non li possiamo tenere, ma non vanno persi – assicura Giulian Donini – li consegno personalmente alle scuole di Urbino. Recentemente ho ricevuto libri in inglese e li ho portati al Liceo linguistico”.
Nella ‘piccola biblioteca anonima’ il prestito non è consentito, ma entrare lì dentro e passarvi un paio d’ore immersi nella storia vale sicuramente la pena. “I libri che abbiamo qui sono molto interessanti – conclude Donini – invito tutti coloro che ne hanno voglia a passare in questa biblioteca e a sedersi al tavolo per leggerne uno. Io sto qui tutto il giorno e mentre aspetto che qualcuno entri mi perdo tra le pagine. Ultimamente ho trascorso le mie ore in compagnia dei ‘discorsi di Paolo Volponi’, una meravigliosa lettura che consiglio a tutti i politici del territorio. Dovrebbero prendere esempio da lui e mettere da parte i campanilismi che spesso contraddistinguono il nostro territorio”.