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Code’s Cool: i corsi della Carlo Bo per programmare app a undici anni

di    -    Pubblicato il 28/01/2014                 
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Code'scoolURBINO – Come appassionare i ragazzi al linguaggio della programmazione? La Scuola di Scienze e tecnologie dell’informazione dell’università di Urbino c’è riuscita con un nuovo metodo di insegnamento. Si chiama “Code’s Cool – programmare è forte!” l’iniziativa che mette insieme in modo informale e in una grande community docenti, studenti universitari, ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado e i genitori per offrire un “luogo” in cui imparare insieme a programmare.

Insegnare ai ragazzi è piuttosto semplice. Tra novembre e dicembre 2013, quando l’iniziativa è partita, in meno di un’ora i piccoli programmatori hanno imparato a creare un’applicazione basilare per smartphone, che riusciva a far pronunciare parole al telefono attraverso il semplice movimento del dispositivo.

“L’iniziativa – spiega Alessandro Bogliolo, coordinatore del corso di laurea in Informatica applicata – nasce dagli stimoli della Commissione Europea e dei programmi americani volti all’insegnamento della programmazione. Come Scuola di scienze e tecnologie ci siamo messi a disposizione per fare da tramite tra insegnanti, studenti e famiglie”.

Lo stupore di poter vedere subito la propria applicazione all’opera è la chiave per avvicinare i ragazzi alla materia. I più piccoli hanno undici anni. “Per il primo livello– continua Bogliolo – utilizziamo strumenti di approccio visuale messi a punto dal Mit (Massachusetts Institute of Technology, ndr) di Boston: non scriviamo direttamente in codice, per quello ci vuole la conoscenza di una sintassi base. È come per le lingue: chi si ‘butta’ e prova subito a parlarle le apprende prima rispetto a chi parte dalla grammatica”.

La comunità è aperta e rivolta a tutti coloro che sono quantomeno curiosi. E per favorire la massima partecipazione sono stati creati alcuni canali: un forum di Google, un canale Youtube, una pagina Facebook e un hashtag ufficiale di Twitter, #codesCool. “Nelle prime lezioni – spiega ancora Bogliolo – hanno partecipato circa 500 ragazzi. Alcuni erano presenti in aula, altri collegati in gruppo d’ascolto da tutta Italia”. Alla community, infatti, hanno già aderito ragazzi – in maniera autonoma – e scuole da tutta Italia: da Foligno ad Ascoli Piceno, da Eboli a Firenze, a Urbino. Della città ducale ha già aderito l’Itis e informalmente anche il liceo scientifico Laurana. Oggi il turno dell’Istituto comprensivo Pascoli.

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