URBINO – Non c’è più una coalizione di centro sinistra nella città ducale. Almeno non per il momento. Anche il Partito Socialista ha deciso di staccarsi dalla vecchia alleanza, quella che aveva portato all’elezione di Franco Corbucci a sindaco nel 2009, e Sel, che aveva appoggiato il Pd nelle scorse politiche, ha deciso di non entrare nel gioco. Sarà il nome che uscirà dalle urne delle primarie del Partito Democratico a determinare o meno una nuova intesa.
Al momento, oltre a non esserci un accordo sui candidati – tutti esponenti del Pd – il ciclone Sgarbi ha portato “difficoltà nel mantenere unito il tavolo della coalizione – ha detto Sandro Ambrogiani segretario della sezione Psi di Urbino – che stiamo cercando comunque di ricostruire, e ha dirottato i toni della discussione su temi che non ci interessa affrontare”.
Ambrogiani si riferisce al terremoto causato dalla proposta di candidatura di Vittorio Sgarbi per i Verdi e aggiunge: “Non abbiamo mai posto veti a questa opzione, anche perché in base alle regole, non c’era niente che impedisse a Sgarbi di partecipare. La cosa veramente importante è la bozza del programma di coalizione che stavamo concordando, ma che deve essere ancora firmato. Sarà la lista di priorità del vincitore delle primarie a determinare la nostra posizione”.
Discorso diverso per Sinistra e Libertà che esclude categoricamente l’appoggio al critico d’arte, perché “stiamo parlando di una persona – ha detto Giovanni Torrisi, responsabile di Sel Urbino – che assolutamente non vogliamo ad amministrare la nostra città, soprattutto per il suo passato legale: un pluricondannato per diffamazione che faceva parte di una giunta sciolta per infiltrazione mafiosa”. In più il partito aveva deciso già prima della candidatura di Sgarbi di presentare un programma politico autonomo. “Per ora restiamo a guardare – ha commentato Torrisi – se i punti dei programmi coincideranno non escludiamo un dialogo volto a una possibile coalizione, ma le nostre priorità vengono prima di ogni discorso”.
Oltre a prospettare la possibilità di una lista autonoma, Torrisi non esclude nemmeno un avvicinamento al Movimento Cinque Stelle, possibilità però che i pentastellati escludono in modo netto: “Non ci alleeremo con Sgarbi, ma nemmeno con gli altri partiti – ha detto Pierluigi Ferraro, portavoce del movimento – noi ci presentiamo da soli con la nostra lista”. All’interno del M5S la scelta del candidato avverrà in questi giorni, tramite una votazione tra quattro possibili nomi, che non sono stati resi noti, poi entro il 2 febbraio saranno presentati lista e programma.
Intanto sul fronte Pd, Federico Scaramucci, dopo la candidatura ufficiale alle primarie, ha lanciato un calendario di incontri con i cittadini: “Già in occasione della candidatura è stata indicata la possibile direzione per lo sviluppo della città – ha detto Scaramucci – ora verranno definiti i termini di fattibilità e le soluzioni su: ambiente, sostegno alle attività commerciali, servizi, infrastrutture, cultura, turismo, lavoro”.
Le date fissate finora sono: mercoledì 29 gennaio alle 21 all’ex scuola di Montesoffio, con un dibattito sulla discarica di Ca’ Lucio; giovedì 30 sono previsti un incontro con i cittadini al Bar della Stazione e al Circolo Acli di Canavaccio, a seguire un tavolo con alcuni imprenditori e un’assemblea pubblica alle 21 nella sala comunale; venerdì 31 gennaio alle 21 al Circolo Arci di Trasanni; nella mattinata di sabato 1 febbraio Scaramucci incontrerà i cittadini e alle 17 ci sarà l’inaugurazione pubblica della sede del comitato elettorale.