URBINO – Questa settimana all’ateneo Carlo Bo porte aperte per gli studenti della scuole secondarie. Da ieri fino a venerdì, tramite l’iniziativa “Università Aperta” saranno oltre tremila i ragazzi all’ultimo anno di liceo che visiteranno il polo urbinate per fare chiarezza sul loro futuro. Da Farmacia a Lettere antiche, fino a venerdì ogni facoltà si metterà in mostra con seminari, dimostrazioni e tutor e pronti a dare spiegazioni.
Già da martedì i ragazzi delle scuole superiori hanno affollato le “aule incontro” per le presentazioni mattutine allestite nei piani del Polo Volponi (in via Saffi 15). Spazio riservato anche ai docenti, per i quali l’università ha organizzato workshop sui temi dell’orientamento universitario. Di pomeriggio i ragazzi avranno modo di ambientarsi nei collegi universitari, dove si tengono incontri di orientamento formativo che quest’anno sono dedicati all’approfondimento della conoscenza di sé e ai processi decisionali. Tra le attività pomeridiane a partecipazione libera sono previste (dalle ore 14.30 alle ore 15.15) lezioni/esempi di didattica universitaria. In altri seminari pomeridiani si discute sulla necessità di maggiori collegamenti tra il mondo dell’Università e il mondo del lavoro. Girando per i corridoi, si scoprono alcune novità rispetto all’anno scorso. Per esempio a Scienze Motorie si pensa al numero chiuso.
Ma chi sono i ragazzi che in questi giorni parteciperanno alle giornate di orientamento? Le future matricole della Carlo Bo vengono da ogni parte d’Italia, si muovono in piccoli gruppi e si dichiarano pronte alla vita universitaria. Scienze delle Comunicazioni, Giurisprudenza e Scienze Motorie sono gli indirizzi che preferiscono. Ma sono ancora molto confusi sul numero chiuso, gli sbocchi professionali e le modalità d’iscrizione alle facoltà.