URBINO – Birra e alta cucina sono un binomio vincete e lo chef Stefano Ciotti del resort Urbino dei Laghi ne è la dimostrazione. È lui, infatti, il vincitore del 7° premio Birra in cucina 2014, riconoscimento assegnato ogni anno da Birra Moretti agli chef che usano la birra in maniera alternativa in cucina: non solo accompagnandola alle pietanze ma rendendola protagonista del piatto. Così ha fatto Stefano Ciotti che ha ritirato il premio ieri a Milano al congresso di Identità Golose dedicato alla cucina d’autore.
“In cucina bisogna osare – dice Stefano Ciotti – e io non ho paura di farlo. Mi piace sperimentare nuovi sapori e nuovi piatti che propongo ai miei clienti. Li chiamo piatti special e devo dire che riscuotono successo. Uno di questi è l’agnello con brodo di carciofi, birra e caffè. Il segreto è sfumare la birra scura e farla evaporare: il sapore amaro sparisce e rimane solo l’aroma del malto e del luppolo”.
Romagnolo doc, Ciotti ha lavorato per prestigiosi chef italiani. Nel suo curriculum spicca l’esperienza al Don Alfonso a Sant’Agata sui Due Golfi, ristorante napoletano con tre stelle Michelin. Dopo aver ricevuto vari riconoscimenti tra cui quello di miglior chef emergente del Nord nel 2009, si è trasferito a Urbino dove dal 2012 è alla direzione del resort Urbino dei Laghi. Quella di Ciotti è una cucina moderna anche se quando crea una nuova ricetta non perde mai di vista la cultura e la tradizione del suo territorio di origine.
“Vivere in cucina è una missione – continua Ciotti- bisogna essere innamorati di questo mestiere perché richiede molte rinunce. Occorre darsi al 100% pensando che quello che stai facendo è quello che veramente ti piace fare, sacrificando a volte anche la vita privata”.
Il premio Birra in cucina nasce nel 2007 per promuovere l’utilizzo della birra in maniera consapevole e senza mai abusarne sia come bevanda che in ricettazione. Tra i vincitori del premio spiccano due nomi illustri di chef pluristellati come Claudio Sadler e Davide Oldani.