URBINO – Un consiglio comunale teso sin dal primo minuto si è tenuto ieri nella sala Serpieri dell’ex Collegio Raffaello, sia perché indetto a 50 giorni di distanza dall’ultimo incontro sia per l’assenza, fortemente criticata dall’opposizione, di alcuni consiglieri di maggioranza. Nonostante fossero sei i punti da discutere, a dominare la seduta consiliare è stata la discarica Ca’ Lucio: approvate due mozioni, diverse e entrambe all’unanimità, una con un ultimatum alla Marche Multiservizi per un programma delle attività messe in atto, l’altra su interventi serrati per escludere l’ipotesi di “utilizzo abusivo della discarica”.
La prima mozione – presentata dai consiglieri Pd – invita la società Marche Multiservizi a fornire, entro 30 giorni, un programma dettagliato degli interventi che intende eseguire per risolvere il problema dell’emissione di vapori maleodoranti e del traffico di autocisterne contenenti percolato; con la seconda mozione – voluta dai consiglieri di Gruppo Misto, Liberi per Cambiare e Per Urbino – si è chiesta la sospensione immediata del conferimento di rifiuti nella discarica previa verifica, da parte di Sindaco e autorità giudiziarie, dell’eccedenza oltre i limiti stabiliti dalle norme regionali delle quantità di rifiuti versati finora.
“È doveroso che il Sindaco e la Giunta si facciano portavoce delle lamentele della popolazione di Montesoffio, dov’è situata la discarica. L’emissione di cattivi odori è intollerabile e tale da pregiudicare il diritto alla qualità della vita”. Così Piero Sestili, esponente Pd e candidato alle primarie del partito, ha presentato la mozione con cui in sostanza chiede a Marche Multiservizi di “mettere in campo tutte le azioni tecniche e gestionali” per limitare le emissioni di cattivi odori e soprattutto il traffico di camion che quotidianamente prelevano dall‘impianto di compostaggio quantità di percolato, “evidentemente prodotto in eccedenza rispetto alla capacità di trattamento dell’impianto stesso”. Il tutto deve essere deciso dalla ditta entro 30 giorni e specificato in un programma chiaro.
“Pura poesia. Le parole di Sestili sono pura poesia”, ha dichiarato Maurizio Gambini capogruppo di Liberi per Cambiare lamentando, con il favore di tutta l’opposizione, un uso politico della questione Ca’ Lucio da parte degli esponenti del Pd, attualmente in piena campagna elettorale per le primarie di marzo. “Sono problemi noti a tutti da molto tempo e noi come opposizione combattiamo contro l’ampliamento della discarica ormai da anni – ha aggiunto Lucia Ciampi capogruppo Per Urbino – abbiamo presentato numerose mozioni e ordini del giorno per limitare i danni della discarica, ma avete sempre votato contro o vi mancava il tempo necessario per discuterne”.
È anche per questo motivo che la richiesta iniziale presentata dai consiglieri di opposizione ha una sostanza ben diversa. “Essendo venuti a conoscenza da qualche giorno – ha dichiarato Gambini – che la ditta Marche Multiservizi smaltirebbe quantitativi di rifiuti ben oltre la capienza massima riconosciuta dalla Regione, chiediamo che il Sindaco verifichi personalmente e con le autorità competenti la veridicità di questa situazione e proceda alla chiusura immediata della discarica”.
È a questo punto che i toni si scaldano, le proposte così come formulate, sembrano essere inaccettabili per entrambi gli schieramenti. Il primo a fare un passo indietro è proprio Sestili che, per evitare che la sua mozione venga vista come un atto politico, si rivolge ai consiglieri di opposizione proponendo di rimandare la decisione al prossimo consiglio comunale in modo da presentare un “documento condiviso privo di colore politico”, che porti l’ultimatum per gli interventi della Marche Multiservisi a 15 giorni.
Ma se la proposta di Sestili, per questioni di regolamento interno, non può essere accettata e la mozione deve mantenere l’aspetto originario, a cambiare è l’ordine del giorno presentato dall’opposizione. Chiedere la chiusura immediata della discarica è impossibile in quanto non spetta al Sindaco prendere decisioni in merito ma semmai alla Provincia o alla Procura; pur di limitare i danni i consiglieri accettano di modificare la propria richiesta in una “sospensione immediata” dell’approvvigionamento della discarica qualora venisse accertato l’abuso denunciato.
La seduta consiliare si conclude con la votazione e l’approvazione all’unanimità di entrambe le mozioni, ma con l’amaro in bocca e la consapevolezza, da parte di entrambi gli schieramenti, che si tratta di provvedimenti che provano a contenere il problema senza però risolverlo.
E adesso cosa succede? Come risponderà la Giunta comunale alle richieste del Consiglio? Lorenzo Tempesta, vice sindaco e assessore alle Politiche ambientali, non ha alcun dubbio: “Quanto richiesto dalla mozione presentata da Sestili è già in atto. Nell’ultima Conferenza dei servizi del 16 gennaio scorso, l’amministrazione comunale ha incaricato la ditta Progress di monitorare le acque del sottosuolo e le emissioni di odori, soprattutto nel periodo estivo in cui aumentano notevolmente. Questi dati – ha aggiunto Tempesta – uniti allo studio del ciclo dei venti permetteranno di creare un modello di ricaduta delle emissioni e capire in quali zone ci sia una maggiore concentrazione”. Un modello, la cui redazione è in fase conclusiva, che servirà alla Provincia per la pianificazione della gestione dei rifiuti. “In attesa che lo studio della Progress sia concluso – ha aggiunto il vice sindaco – abbiamo chiesto alla Marche Multiservizi di utilizzare tutte le migliori tecnologie per abbattere le emissioni di vapori maleodoranti. Praticamente quello che Sestili ha chiesto oggi noi lo avevamo già deciso e attuato”.
E per quanto riguarda la denuncia di “esercizio abusivo della discarica” fatta dal consigliere Gambini? “Il Sindaco – ha risposto Tempesta – ha la facoltà di chiedere all’Asur e alla Polizia municipale di effettuare dei sopralluoghi per verificare il funzionamento della discarica secondo le norme di legge, già da domani ci attiveremo affinché venga fatto”. Ma anche in questo caso, secondo Tempesta, l’Amministrazione comunale si era mossa in anticipo anche se per una problematica diversa. “Tra dicembre e gennaio abbiamo chiesto all’Asur di controllare la discarica Ca’ Lucio ed è emerso che la Marche Multiservizi stava procedendo con lavorazioni improprie dei rifiuti, poiché rimuoveva rifiuti vecchi, precedentemente stoccati e interrati, causando un aumento delle emissioni. In quel caso abbiamo chiesto e ottenuto, in due settimane, l’immediata interruzione dei lavori, procederemo allo stesso modo anche questa volta”.