URBINO – La nuova ordinanza del sindaco Franco Corbucci, che stabilisce il divieto di emissioni sonore all’esterno dei locali dopo le 00.30 non piace ai gestori dei locali di Urbino. Per gli esercenti il rumore è tanto e i cittadini hanno ragione a lamentarsi, ma le “colorate” notti di Urbino sono come il pane, soprattutto in questo periodo di crisi economica. Non sono contenti nemmeno i residenti del centro storico, che pure avevano sollecitato più volte un provvedimento di questo tipo. Per loro l’iniziativa del sindaco è soltanto un “palliativo” arrivato anche troppo tardi.
I più arrabbiati sono comunque i gestori. “Le preoccupazioni sono diventate troppe e lavorare a Urbino non mi piace più. Ho preso già 3 multe quest’anno per il ballo anche quando non ballava nessuno. Ci fanno la guerra. Questo clima non ci fa lavorare tranquilli – confessa Lorenzo Massimi, titolare del Piquero, pub di via Veterani – sinceramente la sera, non vedo l’ora che arrivino le 3 per chiudere il locale”, racconta esasperato Massimi.
Dello stesso parere è Alessandro Sgazzi del Caffè del corso, locale di Piazza della Repubblica. “Quello del sindaco è un provvedimento lesivo dei nostri interessi, sono contrario al 200%”, spiega Sgazzi. “E’ l’ultima pugnalata contro il giovedì, l’unico giorno in cui in cui gli studenti escono e ancora si riesce a lavorare. Potrei capire un limite alle 2, ma alle 00.30 è troppo presto”. Secondo Luigi, dj dello stesso locale, il vero problema non è la musica, ma gli schiamazzi e gli atti vandalici di certe persone.
“La musica dal vivo è una forma d’arte, questa decisione del Comune non ci aiuta di certo a promuoverla”, spiega Matteo Buscaglia del Fuori tema. “Credo che non sia piacevole per i residenti avere gente che parla sotto la finestra fino alle 3 del mattino – confessa – ma i concerti nel mio locale, che è molto più tranquillo di altri, finiscono sempre abbastanza presto. Non sono preoccupato ma mi dispiace, perché anche le serate del giovedì sono una risorsa economica importante per la città. Urbino ne ha bisogno”.
Giacomo Bartolucci proprietario dell’Underground Pub è tra quelli che si preoccupano di meno. “Il mio è un locale tranquillo – spiega – non penso che questa ordinanza possa condizionare la mia attività”.
Discorso diverso per il Bunker 83 che è sì un circolo, ma in possesso di licenza per sala da ballo e quindi non rientra nell’ordinanza che introduce regole per bar e ristoranti che ospitano “un piccolo intrattenimento musicale” e non per chi prevede vere e proprie serate danzanti.
Ci si sarebbe aspettata maggiore soddisfazione invece dal comitato dei residenti del centro storico di Urbino, che più volte ha richiesto misure di questo tipo. Eppure nemmeno loro sono soddisfatti al 100%. “Il regolamento del Comune di Urbino prevede già queste norme – precisa Michele Felici, promotore del comitato – quest’atto è un palliativo arrivato un po’ tardi da parte dell’amministrazione”.