URBINO – L’informazione culturale? Gli italiani la cercano ancora nei media tradizionali. È questo il risultato dell’indagine News Italia del dipartimento di Scienze della comunicazione dell’Università di Urbino.
Lo studio, condotto telefonicamente su un campione di 1013 persone, ha indagato le abitudini di consumo dell’informazione degli italiani, soprattutto nel passaggio dai media tradizionali a quelli digitali.
Secondo i dati presentati nel Salone del Trono di palazzo Ducale durante il Festival del giornalismo culturale, nonostante negli ultimi quattro anni sia aumentata la presenza degli italiani sul web, la cultura passa ancora per tv e programmi di approfondimento dedicati sul piccolo schermo. Internet, invece, si colloca soltanto al terzo posto.
Negli ultimi quattro anni, mostrano infatti i dati dell’indagine, per quanto riguarda l’informazione generalista si è assistito a un crollo per i quotidiani nazionali e locali, con un aumento consistente, invece, per quanto riguarda il numero di italiani che usa il web per cercare notizie: dal 2011 al 2014 sono passati dal 51% al 62%. Tra le fonti online è aumentato l’utilizzo degli aggregatori (portali che riportano le notizie da svariate fonti) e vengono sempre più consultati anche i siti internet dei singoli blogger. Stabile, tutto sommato, l’uso della tv. Anche il mezzo radiofonico non ha subìto modificazioni significative rispetto all’anno scorso.
Nonostante ciò nel nostro Paese la cultura sembra “appartenere” ancora alla tv. “Questo potrebbe suggerire agli editori – ha commentato Lella Mazzoli, direttrice del festival – qualche nuova strategia per porre attenzione e inserire la cultura anche nei contenitori generici, perché è proprio lì che gli italiani vanno a cercare”.
La rete rimane però fonte privilegiata per l’informazione: i siti dei quotidiani nazionali e locali sono infatti al primo posto, seguiti dai siti specializzati. È aumentato nel tempo anche l’uso dei social network, ma non c’è gran spazio per la cultura. “Mi ha colpito – ha quindi concluso Mazzoli – che una piattaforma come Twitter non sia utilizzata per cercare la cultura”.
Riguardo ai temi di informazione culturale gli italiani sono interessati soprattutto a viaggi, cibo e turismo. Una sfera di interesse molto “pratica” che stuzzica soprattutto la fascia più giovane della popolazione (18-29 anni)