URBINO – La corte di Appello di Ancona ha confermato la pena di 20 anni di carcere a Luca Varani, l’ex compagno di Lucia Annibali, l’avvocatessa di Urbino sfregiata con l’acido il 16 aprile 2013 mentre rientrava nel suo appartamento a Pesaro. Varani era accusato di essere il mandante dell’aggressione eseguita da Rubin Ago Talaban e Altistin Precetaj: per loro la pena scende da 14 a 12 anni. La sentenza è stata emessa dopo 4 ore di camera di consiglio. Varani era anche accusato di stalking e tentato omicidio per aver manomesso le valvole del gas a casa di Lucia Annibali per provocare un’esplosione. La corte l’ha ritenuto responsabile di tutti i capi d’accusa.
La donna aveva avuto una breve relazione con lui e lo aveva lasciato perché era fidanzato da tempo con un’altra, ma lui non aveva mai accettato la fine del rapporto. Dopo l’aggressione, la donna fu ricoverata al Centro grandi ustionati di Parma, dove fu sottoposta a diversi interventi al viso. Inizialmente Varani, avvocato anche lui, si dichiarò estraneo alla vicenda, dicendo che al momento dell’accaduto stava giocando a calcio con gli amici. Dalle indagini però emerse che era il mandante dell’aggressione e dopo la condanna in primo grado del 29 marzo 2014 aveva tentato il suicidio in prigione, appendendosi con un lenzuolo alle sbarre della finestra della sua cella.
Lucia Annibali è diventata un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne: l’8 marzo 2014, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le ha conferito la nomina di Cavaliere al merito della Repubblica.
Ora l’incubo per Lucia è finito e subito dopo la sentenza ha dichiarato: “Sono molto contenta, ora vado a tutta birra. Ho sofferto tanto in questi due giorni, adesso questa cosa è finalmente chiusa” ha poi aggiunto che adesso intende continuare a dedicarsi agli incontri programmati nelle scuole per presentare il suo libro “Io ci sono. La mia storia di ‘non’ amore” (Rizzoli 2014).