URBINO – Scuola del libro e università: questi i temi che con la mostra “I cento libri più belli d’Italia” saranno portati da Urbino all’Expo, l’esposizione universale a Milano che inizierà il primo maggio 2015. A dirlo è stato Vittorio Sgarbi, assessore comunale alla rivoluzione, nella sede del Municipio, durante la conferenza stampa organizzata per parlare della presenza di Urbino a Milano.
“I cento libri più belli d’Italia” sarà quindi la mostra che il critico d’arte presenterà a Palazzo Isimbaldi, durante l’esposizione universale. “Da subito ho pensato alla presenza di Urbino all’Expo pensando alla scuola del libro e all’università,che sono l’espressione più significative di questa città. Presenteremo i lavori degli alunni della scuola del libro e i libri storici della biblioteca dell’università”.
All’esposizione milanese non ci saranno le opere d’arte, perché “non ha alcun senso spogliare la pinacoteca di Urbino”. “Tra le proposte – continua Sgarbi – c’è quella di portare i disegni del Guernica di Picasso, che sono stati restaurati a Urbino, a Milano. Ma mi sembra più importante che dopo l’Expo tornino qui”. Sgarbi dice di sperare in un occasione che possa far vedere tutto sulla bellezza d’Italia, anche se è sbagliato pensare “che ci sia una forza centrifuga che salverà tutto il paese”.
E sempre di Expo ha parlato anche il gastronomo e padre dell’associazione alimentare Slow Food, Carlo Petrini, da ieri a Urbino per visitare la mostra di Tonino Guerra, il poeta romagnolo morto tre anni fa. “Dategli un’anima e fate in modo che non arrivi solo l’industria”, ha detto il difensore del cibo sano, sperando che all’evento ci sia più spazio per contadini e allevatori e meno per i commercianti.
Sgarbi scherzando ha denominato Petrini “assessore del nulla” e il “duca del nostro tempo” ma, vista la presenza del sindaco di Urbino, Maurizio Gambini, del vicesindaco di Pesaro, Daniele Vimini e dell’assessore alla cultura di Rimini, Massimo Pulini, ha lanciato una proposta. “A Urbino, durante la festa del Duca, ci sarà una mostra sul Rinascimento privato. Si potrebbe pensare a questo evento come un’unica mostra tra Pesaro e Rimini: alcuni dipinti all’interno del Palazzo Ducale di Urbino, alcuni in quelli di Pesaro e altre opere a Rimini”.